1. Laura


    Data: 16/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: ringo00, Fonte: Annunci69

    -ATTENZIONE- QUESTO RACCONTO E' UN'OPERA DI FANTASIA. OGNI RIFERIMENTO A PERSONE, LUOGHI O FATTI REALI E' PURAMENTE CASUALE.
    
    (dedicato a L.)
    
    A chi non è mai successo di essere attratto da una donna più grande da ragazzini? Una zia, una vicina di casa, o una prof, alla quale dedicavamo le nostre "meditazioni"? A me capitò con un'amica di mia madre, Laura, una bella trentaseienne singola che viveva sullo stesso pianerottolo d casa mia. Rossa naturale, pelle chiara, occhi celesti e sorriso perlaceo la rendevano molto attraente; fisicamente era piacevolmente formosa, una quinta naturale, vita stretta, fianchi larghi e un bel sedere formoso e invitante. Casalinga, vestiva sempre con dei vestiti interi da casa, quasi sempre bianchi e sempre senza reggiseno, diceva che le dava fastidio; ogni tanto, mentre puliva le scale, ne approfittavo per passare di lì e dare una sbirciata a quei seni giunonici dai capezzoli che puntavano la stoffa del vestito. Era sempre allegra, solare e giovanile, aveva la rara capacità di mettere chiunque a proprio agio. All'epoca avevo quattordici anni, la tempesta ormonale aveva appena incominciato a lambirmi: il vedere Laura con quei vestiti scollati mi faceva un certo effetto, e in breve divenne la musa dei miei sogni adolescenziali. Con la scusa che mi aveva visto crescere, era piuttosto affezionata a me, credo che mi vedesse come un nipote, era sempre molto dolce e affettuosa. Spesso mi abbracciava, così, semplicemente, affondandomi la faccia ...
    ... tra quelle collinette rosa che aveva in petto; da piccolo mi piaceva, non ci vedevo nulla di male, ma crescendo la cosa mi accendeva i bollenti spiriti, che dovevo andare a sfogare in bagno. In poche parole, Laura mi attirava come una calamita, e spesso fantasticavo sul fare l'amore con lei.
    
    Mia madre spesso cucinava dolci, e molte volte ne faceva anche per Laura, e mandava me a recapitarli. Lei apprezzava molto, e mi chiedeva sempre di rimanere a mangiarli con lei, e io accettavo con entusiasmo, adoravo la sua compagnia. Un bel giorno, con la consueta torta, mi recai da Laura, che come sempre mi salutò affettuosamente, accarezzandomi la testa.
    
    "Ciao, caro. Vieni, entra, che ce la mangiamo insieme."
    
    Mi fece accomodare sul divano mentre preparava il caffè in cucina; dalla mia posizione la vedevo di spalle, in modo tale da godermi la vista di quel maestoso fondoschiena.
    
    Sembrava la solita chiacchierata amichevole, ma a un tratto Laura si chinò in avanti per prendere una zolletta di zucchero, e nel farlo dal vestito fece capolino una bella tettona bianca, con i capezzoli belli grandi e l'areola scura. Rimasi incantato per un istante a fissare quel ben di Dio, per poi avvampare per la vergogna. Laura fece OH e si ricompose. Abbassai lo sguardo, pieno di vergogna: "Scusami, non... non ho visto nulla, credimi..."
    
    Con un sorriso Laura si sedette accanto a me: "Non è successo nulla di male, stai tranquillo. Sei un adolescente, è normale che ti sia eccitato." Con molta ...
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