1. Come da Copione


    Data: 17/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Vanj B., Fonte: EroticiRacconti

    ... attaccare le foto nella bacheca dell’ateneo. Eccome se mi ricordo, peccato però che non ci siamo riusciti. La Polaroid che avevamo nascosto era ancora lì. Comunque, toglie il reggiseno e vedo due seni bellissimi e sodi, poi, sfila le mutande rimanendo nuda in piedi. Aveva una peluria molto folta, in pratica si vedeva solo quella, sono riuscito a scattare due foto senza che si accorgesse perché il rumore degli scatti fu attutito dalla musica. Rimase così per pochi secondi e disse: Sei soddisfatto da quello che vedi?. Si risposi, da morire è bellissima. Lo avevo duro come un sasso e penso che si sia accorta, però si rivestì velocemente e andò via di corsa, dandomi la sensazione che forse s’è pentita di averlo fatto. Quella notte non riuscivo a dormire, continuavo a guardare quelle foto che erano venute benissimo. E ti sei fatto una Sega!!!. Una?, diciamo tre o quattro, ma non era per quello, pensavo alla vostra reazione quando le avreste viste. Si.., perché ero assolutamente deciso a mostrarle a tutti voi col pensiero di quanti punti di prestigio avrei guadagnato. Ma ci pensate?, la Prof. nuda, potevo dirvi di averla scopata in tutti i modi e voi ci avreste creduto. Il mattino dopo quando la vidi entrare in aula quasi mi vergognavo a guardarla, avevo le foto in tasca pronto ad utilizzarle, lei tenne la lezione come il solito, però, ci fu un momento che alzò lo sguardo verso il mio posto. Ebbi un ripensamento, cominciai a capire che ,con tutti i problemi che aveva, rischiavo ...
    ... anche di compromettere il suo lavoro. Potevo distruggerle e sarebbe tutto finito, invece ho pensato di dargliele per dimostrarle che ero un uomo maturo e che poteva fidarsi, magari le avrebbe tenute per ricordo. Vado a casa sua per la solita lezione. Ciao, mi dice quando apre la porta. Buongiorno Prof. Sei pronto per la lezione?, hai studiato e meditato i concetti di Spinoza?. Si.., ma prima di parlarne vorrei darle queste. Prende le foto e le guarda, poi guarda me e mi da un ceffone con tutta la sua forza. Uomini… siete tutti uguali, sempre pronti ad approfittarvi. Distrugge le foto a pezzettini e dice ad alta voce: vai via, vai via e non venire più, sbattendo la porta alle mie spalle. Come potete immaginare ci sono rimasto malissimo e mi chiedevo continuamente dove avevo sbagliato. Il giorno dopo mi suona il campanello di casa, apro e lei è lì sulla soglia. Entra, chiude e mi dice con voce rassegnata: Va bene.., va bene, hai vinto tu, quella è la porta della camera?. Si, rispondo. Lei entra e la chiude dietro di sé. Non capivo cosa stesse succedendo, ero completamente impallato. Esce dalla camera vestita solo con il reggiseno e gli slip, mi guarda e dice: pensa bene a quello che fai, sai che ho un sacco di problemi, non vorrai farmi perdere anche il lavoro adesso, comunque hai vinto, sono qui, disponibile per te, cosa devo fare?. Non capisco, cerco di ragionare in fretta, poi, ho l’illuminazione. Pensava che la stessi ricattando, che comunque avessi i negativi di quelle foto, ...
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