1. Blade: Notti insonni


    Data: 17/09/2018, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Per chi non mi conosce: salve!Io sono Alexander Mirror, meglio noto nel sottobosco criminoso e negli ambienti dello S.H.I.E.L.D. come Blade, un mutante con artigli e un fattore rigenerante, roba molto utile quando finisci col trovati dalla parte sbagliata di una pistola..Il lettore avveduto e informato sui racconti che mi riguardano può saltare le prossime righe.Invece, il lettore che legge per la prima volta un racconto che mi riguardi può gustarsi questa breve presentazione.Vivo negli States, nella città di New York. Non lavoro (specialmente a causa del mio ottimo rapporto con lo S.H.I.E.L.D. che mi ha pagato gli ultimi favori fatti) e, come ho già accennato, sono un mutante.I miei due interessi nella vita sono le donne e le arti marziali, in quest'ordine. C'é anche altro, ovviamente.Un'altra cosa: non mi considero un eroe, diciamo che cerco di fare la cosa giusta ma non di rado mi lascio tentare dall'usare le mie abilità per furtarelli, o almeno così facevo...Comunque nel mio ultimo lavoretto per lo S.H.I.E.L.D. qualche tempo fa, una mutante capace di divenire acqua che risponde al nome di Flux mi ha riempito di botte. Me la sono legata al dito e dopo averla trovata e averle reso il favore alcune volte siamo finiti alleati (ed amanti). Nell'ultima missione insieme, Flux é apparentemente morta. Apparentemente, perché ha lasciato un chiaro segno della sua sopravvivenza qualche tempo dopo. Un segno di cui so unicamente io. Recentemente ho avuto il (dis) piacere di vincere ...
    ... contro un tipo parecchio ricco, rampollo di un'agiata famiglia che se l'é legata al dito, con il risultato che l'intera suddetta famiglia é morta più o meno male.Ah, la virtù del lasciar correre, che bella cosa.Purtroppo però neanche io ne sono uscito illeso, sia fisicamente che emotivamente.Ah, eccomi di nuovo a raccontarvi. Sono sicuro che dopo il pasticcio accaduto del mio ultimo racconto vi sarete illusi che avrei potuto sparire per un po'.Invece no.Ora, chiariamo, dopo la notte movimentata (per usare un eufemismo) dormii tipo mezza giornata e uscì a fare colazione (o cena?) alle 19.32. Mi scelsi un ristorante e buttai qualcosa in pancia, ripensando a quel che era accaduto. Ero stato giocato, truffato nel peggiore dei modi e manipolato da una persona che credevo amica (anzi, di più). Morale della favola, ero abbastanza a terra. Dopo aver divorato una pizza margherita cercai di fare il punto.I soldi dello S.H.I.E.L.D. e le vittorie a poker coprivano i miei costi e l'avrebbero fatto ancora per diverso tempo. Ma purtroppo, non avevo messo in conto alcune cose.Prima fra tutte, il costo del corso di Ju-Jitsu che stavo frequentando. Dopo la morte di Maria ci tornai per tre volte. Alla terza mi scusai con il Sensei ma dovetti dirgli che mi sarei fermato lì. Il maestro fu comprensivo ma decisamente capitalista quando mi disse che avrei dovuto pagare una "penale morale" per l'interruzione del corso oltre al costo delle lezioni già frequentate. Mi rassegnai a pagare e almeno un ...
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