1. Addio al celibato 5 - tutto ha una fine


    Data: 18/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay

    ... mi mette a quattro zampe sul divano, abbassa i miei boxer e si tuffa sul mio buchino. Lo lecca, lo succhia, lo allarga con le dita, riversa tutta la sua eccitazione sul mio anellino. Io devo portarmi la mano alla bocca per strozzare il mio godimento. Poi d'improvviso si alza e strofina il suo palo sul mio solco. Capisco che vuole già incularmi, così gli passo il profilattico. In men che non si dica lo indossa, mi lubrifica ancora il buchetto e sprofonda di botto in me. Io devo mordere il cuscino del divano per non urlare dal dolore lancinante. Istantaneamente porto le mani alle chiappe cercando di aprirle un po', nella speranza di alleviare leggermente il dolore. È completamente piantato dentro di me, la sua cappella va a stimolarmi la prostata ad ogni colpo, portandomi a perdere liquido che va a bagnare il divano.
    
    Giacomo si sdraia sopra di me e comincia a scoparmi con una foga inaudita, come se fosse in astinenza da chissà quanti mesi. Si capisce che è pieno di desiderio e passione e in questo modo si sfoga. Avvicina il suo viso alla mia testa, tira fuori la lingua e comincia a leccarmi l'orecchio, poi mi sussurra in un modo che aumenta la mia eccitazione: "Ringrazio Marco che ieri è venuto a chiedermi se volevo unirmi a loro per farti la festa. Sei stupendo, dal primo momento che ti ho visto ti ho desiderato!".
    
    Detto questo si ancora ai miei fianchi e mi scopa con quanta forza può. Io faccio fatica a trattenere il mio godimento, anche se davvero tra il rumore dei ...
    ... nostri corpi e del divano, non riesco a capire come i miei amici ancora non si siano svegliati.
    
    Tanto desiderio e tanta foga però portano ben presto alla fine di tutto. I movimenti scomposti di Giacomo all'interno del mio culo mi fanno capire che è sull'orlo dell'orgasmo, così gli sussurro: "Esci, ti voglio in faccia, ti prego!".
    
    Repentino sfila il cazzo dal mio culo, si toglie il preservativo e comincia a menarselo a pochi centimetri dal mio viso. I suoi respiri sempre più affannati mi fanno capire che c'è, e infatti, anche se non riesco a vedere nulla a causa del buio, sento gli schizzi che uno dopo l'altro imbrattano il mio viso. Alla fine sono una maschera di sborra! Sono in paradiso! Ancora in preda all'eccitazione mi stendo di nuovo sul divano con le gambe sopra la mia testa e mi sego finché anche la mia sborra va ad aggiungersi a quella di Giacomo sul mio viso.
    
    Intanto Giacomo prende il mio cellulare e digita qualcosa: "T'ho lasciato il mio numero, dopo fammi uno squillo. Mi capita spesso di venire a Milano per lavoro". Si avvicina e mi bacia dolcemente. "Oh sì, non sai che bella notizia mi hai dato! Significa che ci rivedremo ancora???". "Secondo te?".
    
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    Siamo in macchina da un'oretta, i posti come all'andata: Enrico guida, Marco al suo fianco, io dietro con i gemelli casinisti. A un tratto vediamo un cartello, stazione di servizio a 2 km. Marco: "Scusa Enrico, so che non siamo in viaggio da molto, ma io avrei una certa urgenza di andare in ...
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