1. Sei parte di me 1


    Data: 19/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: valentinopiccolino

    ... allora, titubante, entrai e lui mi tolse di colpo la maglia. Io gli chiesi cosa stesse facendo e lui mi tolse le scarpe e le calze. Non riuscivo a muovermi ma lo lasciai fare. Poi mi levò i pantaloni e mi mise una mano sulle mutande, palpandomi. Mi tolse pure quelle e restammo entrambi nudi a guardarci, con addosso soltanto i nostri orologi e tutti i suoi meravigliosi peli. Il mio quadrante d’argento segnava le 16. Il suo, che gli stava largo, gli cadeva da un lato del polso.
    
    Gli chiesi nuovamente cosa volesse fare e lui mi fece spazio nel suo letto, indicando di sdraiarmi. Io, in preda al panico, lo feci. Eravamo entrambi sdraiati sullo stesso letto, alla luce del giorno, vestiti soltanto con i nostri gioielli e in silenzio. L’unico rumore era il raro agitarsi frenetico del suo polso e del suo orologio grande. A un certo punto mi prese di botto la testa e mi disse guardandomi negli occhi naso contro naso, sentendo l’odore del suo fresco alito:”non ce la faccio più.” Detto questo si avvicinò e mi iniziò a baciare. Io ero in un loop infinito, non capivo più niente. Solo dopo un po’ mi accorsi che lui stava cercando di entrare con la lingua. Così gli stetti al gioco e iniziammo a limonarci, sfregandoci e strusciandoci le nostre lingue piene di saliva.
    
    Poi, dopo circa cinque minuti di baci, coccole e abbracci, io, che ero sopra di lui pancia contro pancia, senza dire niente, iniziai a scivolare col corpo e, con la lingua, iniziai a leccargli i suoi capezzoli. Mentre ...
    ... scendevo sempre di più e lo coccolavo, sentii i nostri prepuzi sfiorarsi e mi venne un brivido. Mai avevo provato sul mio ancora piccolo corpo niente del genere. Non solo a me, però, venne una scossa, perché lui fece una specie di sospiro ad alta voce.
    
    Poi iniziai a prendere il suo molle, lungo e sudicio cazzo peloso in mano e gli leccai tutto intorno: partii dai peli pubici, che facendo finta fosse zucchero filato, li misi in bocca e li morsi piano. Passai poi a una bella ciucciata di scroto ed infine gli scappellai e gli succhiai quel suo pene ancora molle. Mentre lo stavo infilando in bocca, lo guardai in faccia. Era palese la sua ansia. Guardava fisso il soffitto dubbioso e pieno di tensione. Si mordeva le labbra. Tirai fuori quei dodici infiniti centimetri dalla bocca e gli chiesi se era tutto a posto. Lui mi rispose di sì, mi prese la testa tra le mani e la spinse verso il suo membro.
    
    Iniziai andandoci piano: mettevo la lingua sulla cappella e tiravo su il prepuzio, lasciando la mia lingua dentro di esso. Poi inizia a succhiarglielo normalmente.
    
    Feci poi come avevo visto nei porno: mi misi in ginocchio sopra di lui, presi il mio pene e il suo (entrambi ancora flaccidi), li scappellai, feci toccare le due cappelle e tirai su e giù la pelle del suo pene, coprendo così il mio ed il suo membro.
    
    Ripresi a ciucciarglielo e notai che finalmente gli si era indurito e lui era più tranquillo. Intanto nella mia mente frullavano un sacco di pensieri: era amore quello? Era ...