1. "Tokio Decadence"!


    Data: 20/09/2018, Categorie: Etero Autore: Master E, Fonte: RaccontiMilu

    �Tokio Decadence�!Di Master E.e-mail: master_master_40@yahoo.itIl mio blog: www.lecatenedellamente.blogspot.comGrazie a chi vorrà inviarmi commenti o � critiche_______________________________________Tokio, la città formicaio, l�ennesimo viaggio e ogni volta scoprirla mutata,in una città dove in una notte i grattacieli salgono di un piano.Il solito caos ordinato, la metropolitana leggera che corre tutta in superficie, le migliaia di auto che affollano i larghi viali che la domenica, magicamente, si svuotano di traffico per far tornare i pedoni proprietari della strada.La navetta che dall�aeroporto corre verso la città mostra paesaggi per noi assurdi.Quelli che per loro son campi da golf e in realtà sono solo piazzole con bersagli a segnare la distanza del colpo, quella costruzione avveniristica che da lontano sembra un�immensa montagna russa e si rivela esser una �pista da sci� sintetica.Sorrido al pensiero che certo sarà più facile affascinarli con le bellezze italiche naturali.Il mio solito Hotel, ed anche quello ad ogni viaggio cambia aspetto, ipertecnologico sempre e come sempre accolto dall�esagerata cortesia delle receptionist.Pomeriggio e notte di relax per recuperare il fuso orario e il primo appuntamento della mattina, nella Hall mi aspetta l�interprete perché la credenza popolare sostiene che tutti i giapponesi parlino inglese, ma in realtà i giapponesi parlano � giapponese �La ragazza che mi aspetta &egrave la tipica ragazza giapponese delle icone fotografiche, ...
    ... minuta, non troppo alta, ben proporzionata, un caschetto di capelli nerissimi e due occhi altrettanto neri e lucenti; elegante nel suo tailleur d�ordinanza.Si presenta come Kin, fortunatamente un nome facile da ricordare.Mi fa sempre sorridere l�imbarazzo delle ragazze giapponesi davanti ad uno straniero, un imbarazzo che non sai mai se e quanto reale, camminiamo verso la metropolitana; pensare di muoversi in taxi a Tokio e come aver la certezza di arrivare in ritardo. Al semaforo pedonale vedo la fila di post it che ormai conosco, tutti raffiguranti belle ragazze più o meno vestite, con in bell�evidenza il numero di telefono. Sorrido decidendo di vedere quanto quell�imbarazzo sia reale e chiedo a Kin che cosa siano quelle foto; la vedo arrossire mentre tenta di spiegare con giri di parole ciò che &egrave evidente, e la vedo accogliere con un sospiro di sollievo il verde che ci permette di attraversare.Durante la veloce corsa in metro rimane silenziosa seduta davanti a me e lascio che il mio sguardo la scruti, la indaghi; decisamente una bella ragazza, probabilmente sui 30 anni anche se ne dimostra meno, elegantemente seduta composta, le mani posate in grembo, senza sollevare gli occhi, anche se son certo che sente il mio sguardo.Poi � giornata di lavoro, riunioni. Incontri, discussioni,un veloce intermezzo a pranzo e di nuovo lavoro, incontri, riunionie ancora in metro, verso l�hotelringrazio Kin per l�ottimo lavoro e l�assistenza che mi ha dato e la invito a cena; finalmente ...
«1234»