1. "Tokio Decadence"!


    Data: 20/09/2018, Categorie: Etero Autore: Master E, Fonte: RaccontiMilu

    ... disdicevole in Giappone per una ragazza per bene, e nel contempo, prima ancora che io possa fare la domanda successiva e scontata, di non aver mai provato il tocco di una lingua d�uomo tra le cosce.La mia mano ormai ha superato l�orlo della microscopica gonna, sfiora quasi il tessuto dello slip, sente il calore del suo sesso. Piano muovo le dita su quel tessuto scoprendolo umido, premo piano, un po� più forte strappandole un gridolino acuto e soffocato.I suoi occhi ora sono spalancati nei miei, rimane traccia di quel pudore innato che &egrave proprio di questo popolo, ma mescolato ad indubbio desiderio.Avvicino la bocca alla sua perdendomi in un bacio profondo e sussurrandole parole perverse all�orecchio, vedendo il suo viso stravolgersi in desiderio, sentendo il suo ventre sussultare al mio tocco, premere contro la mia mano, cercandomi.So bene che non avrei potuto portala in Hotel da me, sarebbe stato assolutamente sconveniente per lei, ma � Alfio al piano superiore del ristorante, ha tre bellissime suite a disposizione dei clienti.Senza dire una parola mi alzo prendendo Kin per mano, attraversiamo il locale, l�ascensore velocissimo ci porta al piano superiore, c�&egrave silenzio tra noi, un silenzio carico di eccitazione, di desiderio viscerale, c�&egrave odore di sesso.Quella porta che si chiude alle nostre spalle, le mie braccia attorno a leiLa sua bocca sulla mia, le lingue che si cercano, si conoscono, frugano.Gli abiti che cadono a terra disordinatamente, quasi con ...
    ... furia, e le mie dita sulla sua pelle, liscia, morbida, profumata, i capezzoli già turgidi di voglia che chiedono la mia bocca, li sento tra le labbra, li succhio avidamente, la lingua si muove titillandoli e il suo respiro si blocca.La mia mano che vuole altro,che scende a togliere quello slip di banalissimo cotone bianco, già intriso di voglia,che scivola sulla sua figa umida circondata da peluria nera,le dita che si muovono rapide sul clitoride e strappano gemiti acuti, che lasciano interdetto perché quasi sembrano gridolini di dolore, quasi pianto isterico;ma mi basta guardarle il viso per capire che &egrave ben altro e all�improvviso tutto il suo corpo &egrave scosso da un lungo brivido, le gambe si piegano quasi adagiandosi sulla mia mano ormai fradicia di umori, testimoni di un orgasmo improvviso.Si abbandona contro me, respirando con affanno, sollevando il viso, quasi a scusarsi di quell�orgasmo improvviso, e la sua mano si muove a cercare il mio sesso, le sue dita lo stringono muovendosi lentamente, le sollevo il viso, guardandola negli occhi e sussurrandole all�orecchio � ciò che voglio da lei,la vedo arrossire violentemente, ricordando le sue �confessioni intime� di poco prima, ma già scivola in ginocchio, il volto sollevato verso me, la sua lingua che sporge dalle labbra, che quasi timida si avvicina al mio cazzo, lo sfiora, lo assaggia, si muove lentamente lungo il dorso, risalendo fino alla punta, e con un cenno del capo la spingo a proseguire, schiude le labbra, ...