1. Chiara - Le tre prime volte


    Data: 20/09/2018, Categorie: Etero Autore: No_name, Fonte: EroticiRacconti

    ... amichetto, ma ancor di più ricordo le dieci sborrate del giorno seguente, tutte in tuo onore! Quanto devi esserti sentita potente in quei due giorni, adoro questo di te: magari non è cosa tanto rara, ma è la prima volta che percepisco in una donna un tale piacere nel sentirsi dire "amore, ho il cazzo in mano per te". Siamo due anime gemelle, ognuna nutrimento della perversione dell'altra: io adoro segarmi, ovviamente, e ancora di più adoro farlo consapevole che tu, dall'altra parte dello smartphone, sappia cosa sto facendo in tuo onore; adoro sapere che la cosa ti fa sentire potente, un cazzo che si distrugge per te ogni giorno a oltre 500 km di distanza, e adoro che sia il mio cazzo a farti sentire così. L'idea di poterti scrivere, quando ne ho voglia, in qualsiasi momento, senza nemmeno un "ciao", senza inutili preamboli: "Amore mio, ho voglia di farmi una sega pensando a te, quindi ho già il cazzo in mano"… è qualcosa di assurdo, e nemmeno ti ho mai incontrato di persona. Come assurdo, almeno per me, è stato il modo in cui sono nati i nostri giochi, che prima di allora si limitavano a qualche foto spinta, ma non troppo. Fantasticavo ormai già da un po' su come rendere più intima la nostra conoscenza a distanza, provai anche a farti qualche proposta che però, con mio sommo rammarico, cadde nel nulla; e mentre la mia mente pensava a come poter stimolare la tua curiosità per spingerti un po' più in là, lievemente scoraggiata dai primi tentativi falliti, fosti tu a coglierla ...
    ... del tutto alla sprovvista. Quella mattina, mi hai raccontato dopo, il ragazzo che frequentavi ti aveva fatto molto arrabbiare, e quindi eri andata in negozio da sola, e lì eri due ore più tardi, quando ti scrissi io in risposta al tuo quotidiano buongiorno. Dopo qualche chiacchiera mi mandasti una tua foto, a seno scoperto ma non ripreso completamente nell'inquadratura, e mi dicesti che te l'eri fatta quella stessa mattina, appena prima di toccarti, incazzata nera, chiusa in negozio. Mi hai detto che la mia risposta al tuo "buongiorno" ti era arrivata appena dopo il tuo piacere… cosa avevo mancato! E te lo dissi proprio, ti scrissi "Nuooo, cosa ho mancato…", ed è allora che tu hai messo la parola 'inizio' alla mia… alla 'nostra' dipendenza da te: mi dicesti "se ti fa piacere una volta organizziamo un qualche giochino!". E chi se l'aspettava dopo i miei primi tentativi andati male, di punto in bianco. Il nostro primo gioco fu anche la nostra prima telefonata, dopo tanto scriversi a ogni ora del giorno ancora non conoscevamo le nostre voci; è stato incredibile ascoltare la tua, mai sentita prima, gemere dal piacere. Già!, la nostra prima telefonata è stata per donarcelo reciproco, accompagnando coi nostri gemiti tu la mia mano e io le tue dita. Ormai potevo dire di conoscere molto di te, ma era come far la tua conoscenza per una seconda prima volta; e dall'altra parte di quel piccolo oggetto ti stavi masturbando, per farmi sentire tutto il tuo piacere, sicché io potessi farti ...