1. Per cento euro


    Data: 21/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Edipo

    ... dovete cinque euro a testa" disse agli altri tre. Lo guardarono stupiti. "Cento diviso quattro fa venticinque, io ne ho sborsati quaranta, me ne dovete quindici." "Un momento," disse Dario "io sono quello che ha organizzato tutto, ho messo a disposizione questo posto, merito un bonus." "Mettitelo dove dico io il bonus" esclamò Enrico. "E' un problema vostro, io voglio i miei quindici euro" ribadì Giacomo. "Va bene, te li daremo, ma lasciaci respirare" rispose Ugo, "questa storia ci ha svuotato le tasche a tutti quanti. Siamo a mercoledì e devo aspettare sabato per vedere un pò di soldi..." "Questa ci ha fregato, non viene." "Adesso mi hai rotto il cazzo, sai..." "Pensa ai soldi che devi restituire a tutti quanti." "Guarda che se non viene io la prendo e glieli faccio sputare i nostri soldi..." Un tocco leggero picchiò all'ingresso. Dario si precipitò ad aprire la lunga porta scorrevole e Rossana entrò. Indossava una minigonna di jeans, una maglia rossa aderente, i capelli castani sciolti sulle spalle e appena un velo di trucco sugli occhi. Era così bella che rimasero senza fiato. Lei li squadrò ironica. "Ci siete tutti?" disse, poi guardando Giacomo aggiunse:"C'è anche l'amicone di mio fratello, che ridere!" Giacomo provò l'impulso di andarsene ma fu solo un impulso e restò. "Il resto dei soldi?" chiese la ragazza. Dario tirò fuori i rimanenti cinquanta euro e lei li fece sparire in una piccola borsa che portava a tracolla. Li squadrò di nuovo. "Mettiamo le cose in chiaro. ...
    ... Io vi faccio il servizio ma voi non dovete azzardarvi a toccarmi o a fare qualunque altra cosa, altrimenti grido e non so come va a finire. Ricordate che il vostro gioiellino sarà tra i miei denti e basterebbe un morso per farvi cambiare sesso. E' chiaro il discorso?" Nessuno disse nulla. "Avete pensato ai profilattici?" chiese. Si guardarono smarriti. "Naturalmente no," commentò lei con scherno "siete delle belle teste. Ci ho pensato io, dovrei farveli pagare ma questa volta offre la ditta. Chi comincia?" Nuovi sguardi smarriti. Il primo a parlare fu Ugo. "Dobbiamo farlo davanti agli altri? Cioè ognuno davanti agli altri tre?" "Sei timido? Non me ne ero mai accorta. Quella porta?" e indicò una porta sul fondo. "Da in una specie di ripostiglio, c'è poco spazio" spiegò Dario. Rossana andò a dare un'occhiata. "Basta e avanza" fu il suo giudizio. "Sentite, mettetevi d'accordo su chi vuole iniziare, io aspetto qui. Cercate di non farmi aspettare, non ho tempo da perdere, domani ho l'interrogazione di fisica." Si guardarono incerti. Alla fine fu Enrico a farsi avanti. "Che dite... comincio io?" "E vai, no?" Andò. Fu una cosa molto rapida, dopo nemmeno tre minuti ritornò, tutto sudato, con i pantaloni ancora in disordine. Ugo fu il secondo. Con lui l'affare durò più a lungo, solo dopo dieci minuti uscì, anche lui stravolto e sudato. Dario non guardò nemmeno Giacomo e si avviò lui. Fu il più indisciplinato perché si sentì Rossana alzare la voce un paio di volte per dirgli di stare ...