1. Rapporti condominiali -4


    Data: 21/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... usato…”
    
    Senza dargli tempo di continuare, andai a sedermi vicino a lui e gli presi una mano.
    
    “Ascolta, Andrea, - gli dissi col tono più tenero e comprensivo che riuscii a trovare – Tu non hai usato nessuno, ok? Tutti e due abbiamo fatto quello che ci andava di fare. Io non ti ho mai obbligato a venire da me e tu non mi hai mai obbligato a farti… a fare quelle cose.”
    
    Chissà perché in certi momenti diventiamo così pudichi anche con le persone di cui abbiano bevuto la sborra?
    
    “Tu venivi perché lo trovavi divertente, - ripresi – e io te… te lo succhiavo perché lo trovavo fantastico. Cosa c’è di sbagliato?”
    
    Andrea si abbandonò sullo schienale del divano.
    
    “Non so… - sospirò – a volte mi sento così in colpa nei tuoi confronti!”
    
    E’ verso di te che dovresti sentirti in colpa, cretino, stavo per dirgli, per esserti privato di una cosa che ti piaceva, ma riuscii a controllarmi in tempo.
    
    “Andrea, - mormorai – te lo ripeto: tutto quello che è successo, qualsiasi cosa, è successo perché io l’ho voluto quanto te e forse più di te: se per te era un capriccio, per me era molto di più… era sogno… Mi piacevi moltissimo, Andrea… e mi piaci ancora un sacco!”
    
    Lui diede l’impressione di non aver sentito le mie ultime parole. Rimase a lungo in silenzio, lasciando che continuassi a stringergli la mano fra le mie.
    
    “Non era un capriccio…”, mormorò alla fine.
    
    Quindi si riscosse e mi fissò con una nuova luce negli occhi; c’era meno tristezza adesso nel suo ...
    ... sguardo.
    
    “Ti va di mettere su un filmettino?”, mi chiese tutto d’un fiato.
    
    Lo fissai e c’era un che di sbarazzino nel suo sorriso.
    
    “Certo, - gli risposi, un po’ spiazzato, a dire il vero – ma se poi succede che...?”
    
    “E noi cercheremo di non farlo succedere, ok?”
    
    “Ok”, feci spallucce io e andai a inserire un DVD nel lettore, stando ben attento a sceglierne uno etero.
    
    Parte il film: due scemotte slavate si slinguazzano la figa distese su un letto, roba da rivoltare lo stomaco! Poi compare il manzo (il ragazzo di una delle due), che non fa in tempo a stupirsi di quanto vede, perché le due vampire gli si buttano addosso e lo scaraventano sul letto: una gli si mette a cavalcioni e gli spatonza la figa sulla bocca, l’altra gli apre i jeans rigonfissimi e tira fuori un cazzo da infarto che comincia subito a slinguare come una forsennata!
    
    Io e Andrea ce ne stavamo seduti fianco a fianco sul divano: lui con lo sguardo incollato allo schermo, io con la coda dell’occhio a sbirciare lui, sperando in una qualche apertura; ma le mani che si teneva incrociate in grembo erano un brutto, quanto inequivocabile segnale: “divieto d’accesso”! Pazienza.
    
    Con un fievole sospiro, riportai la mi attenzione sullo schermo, per godermi l’ormai prossima mega sborrata del manzo, quando del tutto inaspettatamente:
    
    “Ti va se ci facciamo una sega?”, mi chiese timidamente Andrea.
    
    Ebbi un tuffo al cuore: almeno avrei visto l’oggetto dei miei sogni!
    
    “Certo”, feci e subito lui si alzò, si tolse ...
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