1. Saldi ed emozioni in... outlet.


    Data: 24/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: compagnoideale, Fonte: Annunci69

    Sorseggio una cioccolata fondente e bollente mentre il mio sguardo è rapito dalle gambe di lei seduta al tavolino davanti alla mia destra. Non riesco a capire se la bevanda sia amara o dolce intento come sono nel far arrampicare i miei occhi sulle sue calze, fin sopra il termine delle sue autoreggenti mentre me le offre alzandosi la gonna. Mi getta qualche sguardo breve e veloce per poi congiungere i propri occhi a quelli del marito rinnovando ogni volta la loro complicità sorseggiando un caffè, presumo “nero bollente”. E pensare che l’avevo incontrata appena 30 minuti prima.
    
    Sono le 17:00, e come concordato mi ritrovo davanti al negozio d’abbigliamento “Desi...” cercando di scrutare il loro arrivo e quel particolare convenuto che mi avrebbe fatto sussurrare: “eccoli, sono loro”. I minuti passavano mentre riuscivo ad apprezzare la temperatura generosa di un pomeriggio di dicembre colorato da una luce avvolgente, calda e stimolante. Non li vedo ancora. Mando un messaggio dal mio cellulare e dopo qualche minuto appare sullo schermo “Siamo al negozio di ... chocolate, raggiungici qui”. Non conosco la piantina e la disposizione dei negozi di questo outlet, allora mi affretto veloce a trovare una mappa che avevo precedentemente visto al varco d’accesso e, con un dito immaginario, scorro l’elenco dei negozi fino a scovarlo e leggerne il numero così da collocarlo sulla mappa: “dritto, arrivo in piazza e poi subito a sinistra”. Me lo ripeto a bassa voce per non dimenticarlo. A ...
    ... passo svelto mi faccio spazio tra le poche persone e gli addobbi di Natale. Improvvisamente mi ritrovo innanzi alla vetrina tutta colorata a festa e piena di leccornie ma di loro nessuna traccia, avrò fatto tardi e si saranno spostati altrove.
    
    Mentre pensavo ciò, passano davanti a me e li riconosco perché lui, guardandomi per pochi istanti, fa il gesto concordato. Nessun saluto, nessuna interazione.
    
    Li seguo a debita distanza. Lei cappottino bianco e gonna corta sopra le ginocchia. Giriamo innanzi le vetrine, o meglio, loro girano e gettano sguardi agli articoli io, pur vedendo le vetrine con gli occhi, ho sguardi solo per lei. Arriviamo in un'ampia piazza, si seggono su di una panchina. Evito di avvicinarmi, rimango in piedi facendo finta di parlare al cellulare. Li vedo sorridere e scambiarsi frasi in silenzio ai rispettivi orecchi. Poi, lei apre le gambe e mostra le sue autoreggenti color carne. Lo fa più volte ma in modo veloce. C’è gente in giro, troppa, e gli sguardi che possono catturare il suo intrigo non sono solo i miei. Si alzano e cominciano a camminare senza meta tra le varie stradine dell’outlet.
    
    Entrano in un negozio d’abbigliamento, li seguo (come concordato) facendo finta di vedere altri capi mentre noto che lei ne prende qualcuno e si dirige verso i camerini. Mi avvicino ma il destino avverso ha voluto che un’addetta del negozio rimane impalata all’ingresso dei camerini a sorvegliare i corridoi pronta ad aiutare i clienti. “Vuoi aiutarci? Fatti un ...
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