Tradire una figlia
Data: 23/09/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Ana2
... piena di sangue, piena di virilità, mi fa bagnare tutta. “ Sì che sono eccitata. Vorrei che me la leccassi, che mi toccassi le tette” Accarezzo un’ultima volta la punta del cazzo, poi a fatica con una mano mi sfilo le mutandine da sotto la vestaglia, poi con il labiale dico a Gianni di leccarmi, lui però mi fissa, si ferma davanti a me, ci osserviamo le labbra, l’aria si ferma, ascoltiamo mio marito che continua a parlare, poi mi afferra per la nuca e mi infila la lingua in bocca, limonandomi con una certa prepotenza. Appena mi libera , si mette su di me, si prepara per scendere giù, ma cambio idea. Lo prendo per il cazzo, come fosse un guinzaglio e lo tiro a me. “Shhh tesoro, sta per uscire. Continua tu, io mi masturbo sotto le coperte, mi eccita tanto” Si siede praticamente sul mio torace, la mia mano lo mena senza pudore, mentre gli ammiro le grosse palle da giovane, rimbalzare ad ogni colpo. Lui finalmente prende a massaggiarmi il seno, lo fa delicatamente, ma con presa salda e decisa . Comincio a miagolare piano, poi me ne da un piccolo assaggio. In un gesto infinito, bacio quella cappella, lasciando un filo di saliva tra le mie labbra schiuse e la sua polpa del piacere . Saporita pelle fresca da uomo. Lentamente stacco il telefono dall’orecchio, fisso Gianni con sensuale sfida, poi gli massaggio il glande con il display mentre ascoltiamo la voce di mio marito uscire ovattata dagli altoparlanti. Nelle mie fantasie, mio marito è lì, ci ha scoperti, e adesso è costretto ...
... ad inginocchiarsi per succhiarlo al ragazzo. Il vivavoce si innesca erroneamente, La voce si fa più forte, quella sensazione si intensifica. Penso che una fantasia simile la stia vivendo pure Gianni, che coraggiosamente non stacca lo sguardo dal mio, l’alcool di sicuro ha avuto parecchio effetto anche su di lui. Il display scende, scende giù fino a massaggiare i coglioni, poi la chiamata si interrompe. Assetato di me, con l’uccello in tiro come un toro, scende giù, mi afferra per i glutei,e sapientemente mi lecca nel migliore dei modi. Spalanco le cosce, distendo il bacino e urlo afferrandomi al lenzuolo. Erano anni che non sentivo tante attenzioni con la lingua, anni che il clitoride non pulsasse di gioia, non sentisse quest’esplosione di piacere, questa irrefrenabile voglia di essere dolcemente gustato. Vibrazioni, vibrazioni e vampate di calore su tutto il ventre, che adesso sembrano quasi far male. Stringo le cosce, godo con sincerità, ma poi l’alcool sembra mettersi da parte, improvvisamente mia figlia in mente. Mi vergogno, godo. Godo con un ragazzo che mi potrebbe venire figlio. Godo con il ragazzo di mia figlia! La mia passera in balìa del piacere, la mia mente nel buio del peggiore degli incubi. Gianni si stacca con la bocca, scivola su, mi possiede, sono sua, mi infila tutto dentro fino ai testicoli, togliendomi nettamente il fiato. Provo a fermare il suo bacino, ma di riflesso lo afferro per le natiche e lo attiro sempre di più a me. “ Aspetta, fermo…” Sembra non ...