1. Tradire una figlia


    Data: 23/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Ana2

    ... sentirmi, eppure mi rassicura mentre mi lecca il seno. I miei capezzoli protestano contro la mia falsa voglia di frenarlo, eppure una parte di me si sente in colpa, come se avesse totalmente dimenticato di mia figlia. Come se per un po’ non fosse mai esistita. Sto facendo una cosa orrenda, mentre mi deprimo a pensare al suo volto felice, mi riscopro a piangere, a piangere e a godere come una troia allo stesso modo. Triplice tradimento in un solo atto. Doppio per mia figlia ,con l’orrore di essere sostituita dalla madre, vorace e priva di senno dinnanzi al sesso. Triplice per mio marito, inerme, sostituito da un giovane genero potente e vigoroso. Lo immagino seduto lì accanto, nudo, ad osservarci mentre ci accoppiamo come animali da monta, mentre il suo rivale sazia i miei languori sessuali ad un colpo di reni alla volta. Una vacca irrispettosa che guarda in faccia la realtà delle proprie necessità. Certo, mi dispiace. Ma al solo pensiero, sento il mio sesso raggiungere sensibilità ormai sopite. Intensi cosmi di dimensioni astrali nascono nel mio ventre, progredendo in esplosioni di roventi corpi celesti. Piango e mentre lo spingo a me, mentre cerca di uscire. Accade tutto molto in fretta! “ Lasciami, sto venendo” Lo blocco con le gambe, lo stringo a me. Ad ogni colpo il suo ...
    ... glande si ingrandisce, io ormai urlo come una matta, con il trucco che cede alle lacrime,scivolando giù come la mia dignità. In fine viene. Viene di gusto, sentendosi autorizzato, viene e mi riempie. Io sono una giovane vecchia troia, felice e depressa, che esplode subito dopo di lui. Ancora pochi colpi dopo l’orgasmo,mi bacia con profonda passione,poi il sangue torna in circolo, l’alcool svanisce quasi del tutto. La sua faccia diventa una maschera di terrore, entrambi fissiamo il suo cazzo uscire lentamente, pieno di sperma, pieno di succo della mia dolce pelosetta. Ci guardiamo i genitali, come a volerli accusare scuotiamo leggermente il capo. Affannati, stanchi, sporchi, tristi e soddisfatti. Passo un dito sulle mie tenere grandi labbra grondanti di seme, lo guardo, poi guardo lui, lui mi guarda a sua volta. “Cosa cazzo abbiamo fatto?! Siamo … Siamo stati …” “Su Gianni, lascia che te lo pulisca, rimarrà tra di noi. Sarà il nostro segreto” Singhiozzando ci distendiamo teneramente su un fianco. La mia testa tra le sue gambe, il suo membro tra le mie labbra, la mia figa tra le sue. La sua lingua pulisce delicatamente, il suo cazzo ha quel deprimente gusto di me stessa, che sa di tradimento. Entrambi cerchiamo di riprenderci ciò che abbiamo donato, ma finiamo per offrircene ancor di più 
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