1. La prima volta non si dimentica mai


    Data: 23/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chiodino

    ... alla testata del letto. Si allontana fino a l' armadio tornandone con uno scudiscio che mi mostra. Sei la mia schiava ed io il tuo Padrone. Sottolinea col tono l' ultima parola. Non ti imbavaglio se non gridi. Ora ti entro nel sedere e sentirai male. Se gridi ti imbavaglio e ti frusto. Sono stesa sulla pancia ma posso girare un poco le spalle e vederlo, è serio, deciso, mi fa paura. Esito un attimo, esito quasi troppo. Se dico di no...e se mi manda via? Ho paura, ma essere scacciata no! Non griderò, Padrone, Farò di tutto per non gridare. Non può vedere il sorriso soddisfatto de l' uomo, non può immaginare quanto lui temesse un rifiuto della giovane...Non percepisce il sospiro di soddisfazione di lui. Abbandonata sul lenzuolo madido serra le labbra. Ha paura, anzi è terrorizzata ma si suiciderebbe piuttosto che dispiacergli. Solo in quel momento comincia ad intuire almeno un poco cosa la aspetti, ma per quanto terrorizzata non rinuncerebbe neppure per tutto l' oro del mondo ad appartenergli, ad essere la sua donna, la sua...quello che lui vorrà. Non si aspettava una resa repentina, era certo di dover abbattere una resistenza probabilmente accanita; pianti e ripulse, minacce e paure. Inginocchiato tra le cosce aperte di lei carezza i fianchi snelli, con tenerezza, affetto quasi. E' giovane,è anche molto bella...mandare al diavolo tutto il resto, tenerla per lui solo...ma non può... Dalla scatoletta preleva una piccola supposta e la infila a fatica nel grumo di carne ...
    ... convulsamente contratto, sta per suggerirle di non...ma no, ora qualsiasi cosa sarebbe inutile, forse controproducente. Le carezza le natiche, i fianchi. Poi le cosparge con la crema l' orifizio contratto, un grumo di carne, si ripete e la spinge dentro. Proverà meno dolore, un poco almeno. Se lo mena un poco, non servirebbe, raramente è stato così in tiro e con il glande completamente scoperto che poggia sul punto e senza esitare preme, grava con forza misurata. La sente fremere, agitarsi, gemere, ma non si dibatte quanto potrebbe e neppure protesta. Soltanto freme e geme. Non è ancora entrato, non la ha dilatata se non in modo minimo, e si da del cretino. Fare il “delicato” è peggio. Pur senza gravarle con tutto il suo peso preme sul l' orifizio della donna con più forza ed ora Irma trattiene a stento un grido. E' fiera di non aver urlato e lui notandolo se ne rallegra, ne è fiero anche lui oltreché sollevato. Inoltre la ha aperta almeno un poco e parte del glande è entrato. Preme ancora ed il glande supera lentamente lo sfintere. Molto lentamente il cazzo viene accolto dal corpo di lei, è quasi tutto dentro... Non sa che per il dolore la sua schiava quasi è svenuta. Non sa che lo ha maledetto, insultato. Ripromettendosi di fuggire, di...di cosa cretina, si chiede. Le lacrime bagnano il lenzuolo e lui non le vede, non lo saprà mai. Può bastare, pensa. La ha penetrata se non a fondo, quasi. E' orgoglioso e si meraviglia di non aver dovuto ascoltare proteste veementi. Resta dentro di ...