La camera oscura
Data: 23/09/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: papavero
... farle vedere quella camera oscura, così misteriosa ed eccitante come lui la descriveva.Alla fine cedette e la accompagnò sulle scale, aprendole la porta. Salirono le scale strette ed in penombra, maledetta luce dell�androne fulminata. Ma lui non poté fare a meno di vedere come lei ancheggiasse ed in qualche modo il suo sguardo cadde su quel fondoschiena, formoso e ben fatto, fasciato da un pantaloncino molto corto di jeans ed un top privo di spalline, che poco lasciava all�immaginazione. Qualcosa si mosse dentro di lui, un desiderio si impadronì della sua mente e del suo corpo e dovette combattere contro se stesso per non saltarle addosso lì, nelle scale. Tutto a tempo debito. Non era sicuro che lei ricambiasse, temeva potesse essere semplicemente un atteggiamento di sfida e gioco che nulla aveva a che fare con il desiderio vivo e reale che invece dentro di lui ora ardeva.Arrivarono davanti la porta, presero le chiavi e lui aprì con un colpo secco il vecchio portone di quella mansarda in cui abitava da scapolo, ormai da diversi anni.La fece accomodare sul divano, le offrì un vino rosso d�annata e le chiese di aspettare, il tempo di preparare luce e qualche rullino da stampare e le avrebbe fatto vedere di cosa la sua mente ed il suo cuore si cibava quasi ogni giorno.Intorno a lei quadri, stampe, fotografie, polaroid: tutto descriveva quel ragazzo così riservato ma pieno di storie da raccontare che aveva conosciuto quel pomeriggio. Cominciava a stuzzicarla l�idea di tiragli ...
... fuori altri particolari della sua vita, per cui si avviò immediatamente verso la camera oscura quando lui la chiamò.Una luce rossa, molto forte. Ecco cosa vide appena entrata. Lui armeggiava già con varie carte per la stampa, quando lei si avvicinò furtivamente ad alcune foto appese sopra le loro teste. Ne staccò una, vide che raffigurava un nudo, ma a quella luce non distingueva bene le forme. Si girò verso di lui e gli mostro la foto, volendo sapere qualche dettagli in più ma lui le prese la foto dalle mani e le disse che quello era un progetto molto importante e che non voleva che qualcuno glielo rovinasse.Le spiegò che doveva consegnare questo progetto ad un editore di una rivista erotica, in maniera da accompagnare dei racconti alle foto. Lui ne avrebbe tratto soddisfazione personale, dato che non era una rivistucola porno ma una vera e propria opera d�arte cartacea sensuale.Si avvicinarono a guardare insieme ogni scatto: una donna su una sedia, completamente svestita, in penombra, che mostrava giusto i contorni in controluce del suo corpo. Un seno femminile, ripreso da molto vicino. Labbra, avvinghiate, che si baciavano, cercavano e desideravano. Lui sentì di nuovo il desiderio sopito di prima muoversi dentro di sé, per cui le disse che era meglio mettere via quella roba, del resto si trattata di lavoro ed era meglio non rischiare. Ripose il tutto in un cassetto, certo di averle messe ormai al sicuro e si girò verso di lei.Un fruscio, un attimo atteso di troppo, un colpo ...