1. Pisellino giallo


    Data: 23/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    Quel ragazzo cinese gli piaceva. Gli era piaciuto fin dalla prima volta che lo aveva visto. Così, a pelle, senza pensarci tanto su. Come aveva aperto la porta per ricevere quanto aveva ordinato e se lo era trovato davanti era rimasto affascinato da quella esile figura sorridente con in mano un cartoccio e con in testa un casco forse troppo grande. Lo aveva fatto entrare, pagato e se ne era andato via subito. Non era nemmeno riuscito a chiedergli come si chiamava. Il giorno dopo ordinò altre cose, sperando di rivederlo, e così fu. Questa volta gli chiese se era sempre lui a fare le consegne e, nel suo italiano stentato disse di si. Gli chiese il nome e gli rispose Liang. Adorava già quella vocina delicata e sottile e quell'accento dolcissimo. Provò ad offrirgli da bere ma rifiutò dicendo: “consegna, tanta consegna ancora. Tempo, poco tempo.
    
    Andare. Io deve andare.”
    
    Non insistette, pur avendone voglia. La stessa scena si ripeté diverse volte nei giorni seguenti tanto che ad una consegna il ragazzo gli chiese se gli piaceva tanto la cucina cinese. Ormai, ogni volta che arrivava si fermava a parlare per qualche minuto, forse perché, oltre a saldare la fattura, gli allungava sempre dieci euro di mancia che gli faceva aprire un grande sorriso e il viso brillava di felicità.
    
    “Quasi nessuno da mancia. Paga conto, a volte si lamenta per costo, ma non da mancia a me. Tu sei speciale. Tu mi piace”.
    
    Così, tempo dopo, quando lo invitò a fermarsi un attimo, accettò. Si sedette ...
    ... e parlarono davanti ad un'aranciata. Frase dopo frase, ad un certo punto gli chiese se aveva una ragazza. Lui lo guardò e con totale candore gli disse di no perché lui faceva con i maschi.
    
    Marcello lo guardò spiazzato. Quella frase era andata ben al di la delle sue aspettative e quindi insistette con un: “Ah! Hai un ragazzo.”
    
    “No, solo che mio padrone mi scopa.”
    
    Restò nuovamente interdetto ma si riprese subito lasciando perdere quel discorso e chiedendogli quando avesse cominciato. Si sentì rispondere che aveva cominciato presto, quando era andato a lavorare in una fabbrica di vestiti. Li lavorava tanto e dormiva in una grande stanza con molti altri operai e i più vecchi molto spesso facevano sesso con i più giovani.
    
    “Quando ero a letto arrivava uno, mi si metteva sopra e mi scopava. Lo facevano anche con gli altri ragazzi. Era abitudine fare così. Io restato li per alcuni anni e loro fatto sempre così con me. Poi sono venuto qui perché miei genitori mi hanno trovato questo lavoro. Qui molto meglio, dormo in piccola stanza con altri tre del ristorante ma padrone chiede quasi sempre a uno di noi di restare dopo il lavoro e poi ci scopa. Se non va bene lui manda via da lavoro...”
    
    Raccontò la sua esperienza con tranquillità, aggiungendo che a lui piaceva il sesso e che lo faceva volentieri, concludendo con un incredibile: “tu vuoi fare sesso con me?”
    
    Marcello rimase ancora esterrefatto. Certo che lo voleva, gli era piaciuto dalla prima volta che lo aveva visto, ...
«1234»