La mia adolescenza 8
Data: 24/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
... chiappe. Sono piccole e sode e mi ricordano ancora l’età che hanno ma in questo momento non ho nessun risentimento e comincio a muovere la mia mano in modo che possa arraffare più carne possibile. Il ragazzino solleva un po’ il busto e mi infila una mano dentro le cosce. Io sospiro piacevolmente toccando ancora le sue chiappe mentre il mio cazzo cresce a vista d’occhio e viene agguantato da Michele. C’avevo visto giusto, e’ come me e toccando tutte e due le chiappette del 14enne, mi sento in Paradiso mentre le sue manine toccano il mio pene di 19cm seppure ancora avvolto nel pantalone. Questo Paradiso però deve interrompersi quando Salvatore viene a chiamarci perché la famiglia di Barbara deve tornare a casa.
“Michele, i tuoi ti stanno aspettando”, fa Salvatore entrando all’improvviso in camera mia facendomi togliere la mano dal culo di Michele che si alza rimanendo seduto sul letto
“Cosa vogliono?”, chiede il ragazzo
“Dovete andare via”
“Di già?”, faccio io amareggiato alzandomi dal letto
“Perché? Ho interrotto qualcosa?”, chiede Salvatore sorridendo ironicamente
“No, niente”
“E’ stato bello conoscerti, Giulio”, dice Michele alzandosi ed abbracciandomi “possiamo rivederci un’altra volta?”, mi chiede mentre osservo mio fratello che sorride sotto i baffi
“Certo, quando vuoi tu”, gli rispondo
“Domani pomeriggio?”
“Ok, domani pomeriggio”, gli dico e poi se ne va seguito da mio fratello
Ho il cuore che mi batte all’impazzita e l’eccitazione che ...
... avevo mentre toccavo il sederino di Michele sta scemando riportandomi alla realtà. Ho appena massaggiato le chiappe ad un ragazzino di 14anni che non ha ancora iniziato il liceo e che sta per dare gli esami di terza media. Sto malissimo per questo ma immediatamente penso che se lui ci sta, non faccio nulla di grave e che se voglio che sia mio in tutto e per tutto devo sbrigarmi prima di raggiungere la maturità altrimenti mi sembrerà di essere diventato un approfittatore. Mi sdraio nuovamente sul letto e mi sego ripensando alla mia mano che ravana sopra il suo pantalone e immagino di venire sulla pelle delicata della sua schiena. Dopo cena, ritorno nella mia stanza per finire i compiti che Michele mi aveva impedito di fare dandomi la possibilità di accendere la parte attiva del mio essere gay.
“Che stavi facendo?”, mi chiede Salvatore entrando prepotentemente nella mia stanza
“Che vuoi dire? Quando?”, gli rispondo ignaro
“Oggi pomeriggio”
“Non so a cosa ti stai riferendo”
“Mi sto riferendo a te e a Michele. Vi ho visti sul letto”
“Stavamo giocando alla PlayStation”
“Con una mano sul suo culo?“, rabbrividisco “e scommetto che lui stava usando il tuo joystick“, continua mio fratello paragonando il mio cazzo all’aggeggio che si usa per giocare
“E anche se fosse?”, gli rispondo confessandogli implicitamente la mia omosessualità anche se lui ne e’ già al corrente visto che prima di partire per Arezzo faceva al mio culo la stessa cosa che facevo io poco fa a ...