come una belva
Data: 25/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Tabù
Autore: antonio89x
... collo, dimeni la testa… e ancora strepiti, urli note secche, grida di ferro, come unghie sulla lavagna. La pelle ha ceduto, Amore mio… ha ceduto. Inizi ad urlare adesso, un urlo continuo… e le tue braccia impazzite, epilettiche, mi costringono ad alzarmi quasi in piedi su di te, frenarti con tutto il mio peso a letto ed urlare Ti Amo, Ti Amo, anche per coprire la tua voce. Hai gli occhi impazziti… hai gli occhi che sanno di paura, dipinti di terrore. Calo sulle tue labbra, ora, con la faccia piena del tuo sangue, in una maschera rossa, brunastra, densa, che cola giù seguendo i miei zigomi, il mio mento. Sento il tuo collo spruzzare irregolare sul mio petto tutto il tuo nettare. Calo sulla tua bocca. Che dolce impiastricciarci così le labbra, non trovi? Ti voglio ancora, ancora dentro di me… e il tuo sesso che ancora tengo serrato lì sotto non mi basta: voglio le tue labbra ora. Mordo ancora, mentre le tue urla si sono fatte quasi insopportabili, canine. Urli disperato, ti contorci… sei diventato difficile da trattenere. Non v’è più stridore nei suoni che lasci andare: si son fatti grugniti rochi, disperati. Non avere paura amore mio, non temere: sarai dentro di me. Quando urli a bocca piena, con il labbro inferiore che ti pende sul mento, aperto, scendo ad afferrare la lingua. Le tue urla si sono fatte di nuovo acute, gracchianti, mentre sento le vene attorno al frenulo, lì, cedere e riempire ancora la mia bocca. Non voglio berti… voglio assaggiarti piano, in ogni dove, ...
... conoscerti tutto e ingoiare piano piano pezzettini di te. Quando anche la lingua è venuta via, amore, rantoli e gorgogli come una macchina che tira su un caffè rosso bruno, schiumoso. No, non puoi spegnerti prima che t’abbia morso anche il petto, proprio dove batte il tuo cuore. Voglio sentire in bocca un pezzo di quella pelle che te lo copriva, sentire giù nel mio stomaco, riflesso, anche solo un po’ del tuo battito. Quando mordo il capezzolo sento che ancora sospiri… cucciolo di cane sfinito dopo un intervento a crudo, senza anestetico. L’amore lascia che batta ancora il tuo cuore. E io lo sento sulla lingua, uno degli ultimi tuoi battiti, mentre mordo, tiro, stacco. Il tuo naso, ora, le tue labbra di nuovo, e poi i lobi delle tue orecchie… e ancora la pelle dei tuoi zigomi, morbida, quasi gommosa… e ancora i glutei, i talloni duri e i fianchi magri… fino alle scapole ed alla nuca ricciuta. Mordo, e mordo ancora… il sangue lento, poco, viene ancora fuori per farsi bere… ma non ne ho voglia Amore mio. La tua carne scende giù dentro di me, da nuovo calore… e, per un attimo che ancora dura, mi pare di sentirti ridere, sospirare, parlarmi… lì, dal mio stomaco.Guardo Emilie, inutile, disperato cadavere, lì sulla mensola. “Come la mettiamo, ora, stronza?”. Le sorrido ironica… cattiva, lo so.Quando esco dal bagno della tua stanza è già mattina. Ho dovuto lavare quelle righe, quelle pozze, quelle macchie rosse che non volevano saperne di venir via. Adesso, alla luce di quest’ora nuova, ...