-
La notte in cui Gaia perse la dignità
Data: 25/09/2018, Categorie: Etero Autore: 36degrees
... stanzino apposito.Niente glielo faceva drizzare più di Gaia con due sacchi di immondizia tra le mani. Sebbene lui stesso lo facesse per il suo negozio, vederlo fare a Gaia lo faceva impazzire di desiderio, era la sua perversione sessuale.La dolce e innocente Gaia alle prese con i rifiuti! Che cosa degradante agli occhi di Erik e si sa, non esiste niente di più sessualmente appagante dell'immaginare la ragazza da cui tanto si è attratti alle prese con qualcosa di umiliante.La cosa lo eccitava a tal punto da desiderare che la stessa Gaia diventasse immondizia; per essere più chiari...voleva sfondare il rotondo culetto di Gaia tenendole la testa dentro quel cestino che così tante volte quell'angioletto biondo aveva svuotato.Prima però il portoricano chiese a Gaia di gattonare fino al frigorifero e portagli un'altra birra.Gaia fece quanto ordinato, andò e tornò gattonando con la birra richiesta.Erik prese in mano la birra, sollevò Gaia tirandola per i capelli e si spostò con lei verso il cestino dei rifiuti.Si trattava di uno di quei cestini alti con l�apertura frontale che si trovano facilmente nei fast food.Erik si mise dietro di lei e cominciò a strofinare la cappella sul buco del culo della ragazza; staccò inoltre la scritta adesiva "usami" incollata sotto l'apertura del cestino e la appiccicò proprio sopra il fondoschiena di Gaia, come fosse un chiaro invito ad abusare del suo bel culetto.Erik le appoggiò quindi delicatamente una mano sulla testa e la invitò a piegarsi ...
... in avanti. Gaia si piegò finché la sua testa non fu all'altezza dell'apertura del cestino, quindi Erik spinse lentamente Gaia da dietro finché la sua testa non fu all'interno dello stesso.Erik prese il cazzo e lo infilò delicatamente nel culo di Gaia, quindi iniziò a spingere a ritmo sempre più sostenuto. Le urla di piacere e dolore di Gaia rimbombavano all'interno del cestino vuoto in quanto ripulito appena prima della chiusura dell�ipermercato.Erik smise per un attimo di spingere e, una volta tirata fuori la testa di Gaia dal cestino tirandola per una ciocca di capelli, le sputò sul viso per poi farle infilare nuovamente il capo dentro e riprendere a incularla.Erik le fece tirare fuori la testa più volte senza mai smettere di penetrarla, riempiendole il viso di sputi e le natiche di schiaffi; decise anche di rovesciare sui capelli della ragazza mezza bottiglia della birra che teneva in mano e di passarle le mani tra i capelli arruffandoglieli come se, mentre la penetrava analmente, le stesse facendo uno shampoo.Quando Erik si ritenne soddisfatto le tirò fuori la testa e sputò per un'ultima volta sul viso decisamente provato di Gaia.Senza nemmeno darle tempo di riprendere fiato Erik alzò la ragazza di peso ed in braccio la condusse nel locale dedicato alla raccolta dell'immondizia per poi gettarla sopra un paio di sacconi gialli pronti per il ritiro il giorno successivo."Gennarì vai, comincia tu, sai quello che devi fare", disse Erik al suo compagno di avventura; Gennaro si ...