1. Il veleno del ragno


    Data: 25/09/2018, Categorie: Etero Autore: samas2

    Claudia, ancora assonnata, insinuò la sua mano destra sotto l’elastico del suo pigiama e iniziò a carezzarsi il monte di Venere. Nella stanza, un po’ in penombra, cominciava a filtrare la luce livida del mattino, dai vetri della piccola finestra del bilocale, dove viveva con Gianni, suo compagno.Gianni era partito con il gruppo di amici per il calcetto domenicale, un’ora prima. Si era alzata per salutarlo e aveva sbirciato dalla finestra, scorgendo una fitta nebbia che ovattava le cose e spioveva sulle strade quasi deserte.“Tu sei matto ad andare giocare con una giornata del genere, e per giunta in una trasferta così lontana.” “ Amore, son sei mesi che conviviamo e già ti lamenti? “ Claudia non si capacitava che preferisse il calcio a lei, che la lasciasse sola. “Dai che alle 5 sarò di ritorno e sarò tutto per te.” Si baciarono e lui uscì. Era tornata, rassegnata, fra il tepore delle coltri, assopendosi dolcemente.Mentre giaceva languidamente, con una gestualità non guidata da una volontà lucida, si carezzò il vello pubico. Si sfilò i pantaloni del pigiama. La mano sinistra carezzava i seni giocando con i capezzoli. Toccò, dapprima delicatamente, e via via in maniera più decisa la vulva semi assopita, come lei. Sotto quel piacevole stimolo entrambe si destarono. Il piacere aumentava e ora le mani si dedicarono totalmente alla sua fessura allargando le grandi labbra. L’indice e il pollice stringendole, sollevarono le pliche delle piccole labbra e le accarezzarono ...
    ... delicatamente; le dita si introdussero nello scuro anfratto giocando, entrando e ritirandosi con movimenti pendolari e circolari. Claudia non si era mai masturbata, ma ora quel gioco, scoperto quasi per caso, la stava deliziando. Gianni faceva l'amore con ardore, ma con poca fantasia, riservando una scarsa attenzione al piacere di lei: sembrava, più che altro, all'inseguimento di una grande prestazione atletica.La vagina, ora stimolata dallo sfregamento prodotto dalle dita che si muovevano rapide e stirando il frenulo clitorideo ne avevano scoperto il sensibile glande. Percepì un piacevole brivido, che si irradiava a tutto il basso ventre. Claudia si agitava freneticamente, mentre il suo respiro diventava affannoso. Esplose l'orgasmo clitorideo, tanto inaspettato quanto entusiasmante. Le sue dita erano bagnate dagli umori, che abbondanti colavano all’esterno. Se li portò alle labbra assaporandoli. Era completamente abbandonata sul letto. Appagata solo in parte. Suonarono alla porta. “ Chi sarà?” Indossati rapidamente i pantaloni del pigiama, e risistemata la maglietta, corse alla porta, dopo aver calzato le sue vecchie, care e calde slippers.Alla porta Rocco, sorriso smagliante, fisico atletico, e con in mano un vassoio di dolci della miglior pasticceria della città.Da tempo Rocco, impenitente seduttore, aveva messo gli occhi sulla sua coinquilina Claudia: 24 anni, brunetta con i capelli corti e ricci, fisico minuto, ma con curve giuste. Si era soffermato talvolta a fare qualche ...
«1234»