Valentina al camerino
Data: 26/09/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maialazzo
... balbetta qualcosa mentre gli slaccio la cintura, ma non oppone resistenza. Gli abbasso i pantaloni di lana fino alle cosce (che noto essere anche in forma per la sua età), gli tiro giù gli slip bianchi che avevano una grossa macchia umida in mezzo (si è eccitato il vecchio porco!) e mi ritrovo faccia a faccia con il suo cazzo duro e bagnato; perdeva un sacco di liquido, che mi sono affrettata ad assaggiare con la lingua. Molto salato, come piace a me....
Poi, guardandolo negli occhi dal basso all'alto, tiro fuori la lingua, apro la bocca e lascio che il suo cazzo scivoli piano prima sulla sulla mia lingua, poi in bocca, fino a quando non appoggio il naso sui suoi peli pubici bianchi. Lo sto ancora guardando negli occhi quando ho tutto il suo cazzo in bocca e inizio piano ad estrarlo. Non è molto grande, riesco a gestirlo bene, però è durissimo e mi piace.
Inizio a lavorargli la punta con la lingua e con la bocca, poi affondo di nuovo su e giù per tutta la lunghezza. Ancora, e ancora, e ancora. Trattiene dei mugoli, quasi rantola; mi piace farlo impazzire! Guardo di nuovo in su per incrociare il suo sguardo ma lui sta guardando in alto, come in preghiera di qualche dio. Capisco che resisterà ancora poco (probabilmente è da anni che una bella figa non glielo succhia) ma voglio divertirmi ancora un po', così decido di rallentare. Stacco la bocca e glielo prendo in mano, menandoglielo lentamente, e scendo con la lingua bene aperta a leccargli le palle, anch'esse pelose di ...
... bianco. Sento che là sopra sta ansimando; gliele bagno per bene, per fortuna è pulitissimo. Accelero il movimento della mano sul suo cazzo mentre continuo a leccargli le palle, sento che freme, è vicino. Allora mi stacco, mi siedo sui talloni e resto con la bocca aperta e la lingua di fuori ad aspettare che goda, con le mani sulle ginocchia come una brava scolaretta. Il vecchietto se lo prende in mano e se lo mena furiosamente. Gli bastano pochi colpi per godere. Mi aspettavo che spruzzasse, così ero rimasta un po' distante, ma appena mi accorgo che in realtà inizia a sgocciolare sborra bianca e densa mi porto sotto con la lingua a cucchiaio e cerco di farmela colare tutta sulla lingua. Non è molta, ma è densa come yogurt e mi riempie la lingua, la sento pesante e bagnata. Lo guardo negli occhi con fare da porca e riporto dentro la lingua, inclinando anche la testa indietro per dare l'idea di ingoiare bene. Poi torno a fissarlo e spalanco la bocca e tiro fuori la lingua per fargli vedere che sono stata brava e ho mandato giù tutto.
Lui ha un'aria sconvolta e resta imbambolato. Capisco che è meglio se agisco io, così gli tiro su le mutande e i pantaloni, gli allaccio la cintura e mi rialzo. Scorgo nello specchio che ho ancora qualche goccia del suo bianco sul mento, così lo recupero con un dito e a un centimetro dalla sua faccia mi ficco il dito in bocca e lo ciuccio con decisione. Poi gli dò un bacio tenero sulla guancia e gli sussurro:
- Grazie, allora lo prendo. A mio ...