1. Primo incontro sacro


    Data: 27/09/2018, Categorie: Lesbo Autore: LIMI, Fonte: EroticiRacconti

    ... che ci fece un po’ girare la testa,ma tutto era ben accetto e gradito oltremisura. Canzonammo all’uscita una vecchia puttana truccata sconvenientemente e un ricchione che con la sua voce in falsetto tentava di offrire le sue grazie a passanti poco interessati. Mi accorsi che nel breve tragitto i nostri corpi erano sempre legati e i nostri volti si incrociavano continuamente come se non avessero altro da guardare intorno a sè. In preda ad un furore erotico ritornato prepotentemente ,salimmo rapidamente le poche scale che ci di nuovo aprirono le porte del nostro paradiso e privati degli abiti ci riconsegnammo ai piaceri dell’amore fino a quando sfiniti e felici ci abbandonammo nelle braccia di Morfeo.Mi sveglia di soprassalto e mi accorsi che estasiata guardava il mio corpo con trasporto; prese a carezzarlo con una dolcezza infinita,poi sapientemente si attrezzò per risvegliare la mia verga che come in debito d’amore subito rispose alla bisogna e fu pronta per poderosi assalti nelle zone più recondite del suo corpo sempre più docile arrendevole. Non credo abbiamo parlato molto,ma le sole cose che riuscimmo a dire durante i furiosi amplessi riguardavano la contemplazione dei nostri corpi pieni di vita e voglia di suggere tutto l’amore possibile da quella stana avventura. Non credo ...
    ... sognai,ma il sogno fu lungo e appagante delle tante fatiche dolcemente sopportate con la mia unica suorina. Mi svegliai di soprassalto con la stessa sensazione che un bambino prova quando crede di avere perso il giocattolo più bello appena regalato. La stanza era vuota e di lei nessuna traccia. Infatti, non potei fare altro che constatare l’assenza della mia donna speciale e della sua grande unica passione. Mi ricordai che avrei dovuto prendere il treno prima possibile,così velocemente raccolsi le mie cose e corsi alla reception per espletare le ultime formalità. Mi attendeva l’amico di sempre che mi consegnò una bella lettera chiusa sorridendomi. Non l’aprii subito ,ma mi riservai di farlo in un luogo molto solitario da non dividere con alcuna presenza indiscreta. Salii sul primo treno per Bologna e dopo aver deposto il piccolo bagaglio nella custodia con calma aprii la busta e ne estrassi un piccolo foglietto su cui era scritto: --E’ stato tutto molto bello. Ti ringrazio per i momenti di felicità che solo una persona speciale come te ha saputo donarmi- Te ne sarò grata per sempre. E’ inutile cercarmi. Ricordami sempre come farò io di te fino a quando avrò la possibilità di guardare la luce del sole e della luna di Roma nostra dolcissima confidente. Addio. La tua Santa Teresa in estasi. 
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