1. Una penitenza da orgasmo


    Data: 29/09/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: femdom lover

    ... spaventandomi per l'eventualità che mi stai proponendo, e ribatto "Non se ne parla. Ho perso ed &egrave giusto che io faccia la penitenza fino a fondo. Se avessi vinto io ti assicuro che non ci sarei andato giù tanto leggero e ti avrei fatto lavorare bene sia con quelle manine belle che con la tua boccuccia. Inoltre che senso ha fare una scommessa ed accettarla se poi si ritorna indietro sui propri passi evitando le penitenze? Tanto vale non scommettere allora". Ti stupisco, e forse qualche dubbio ti viene anche; d'altronde non &egrave normale che insista così tanto per annusare e leccare i tuoi piedi, ma sta di fatto che accetti incuriosita dicendomi "Va bene, io lo dicevo per te ma se proprio insisti facciamo come pattuito. Anzi, come dicevo prima sarò cattiva e ti farò pentire di aver detto ciò che hai detto ora". Fingendo fino in fondo concludo "Oddio, forse ora me ne pento. Fa niente, &egrave giusto così e mi preparerò al peggio, per fare ammenda a dovere". Sorridi, curiosa di vedere come mi comporterò nel momento in cui dovrò prendermi cura dei tuoi piedini, poi assieme decidiamo di incontrarci per concludere il gioco sette giorni dopo, così che tu abbia il tempo di prepararti ed io di assicurarmi che i miei non siano in casa. La settimana successiva la passo in ansia, non vedendo l'ora di potermi gustare i tuoi magnifici piedini, piccoli e graziosi, che saranno però a tua detta sudati ed odorosi, così come piacciono tanto a me. Ci sentiamo spesso come sempre senza ...
    ... parlarne tanto della cosa, e finalmente arriva l'agognato giorno. Mi propongo di passarti a prendere dopo pranzo visto che sono rimasto a casa dall'università oggi, ma tu ti rifiuti dicendomi che saresti uscita a mangiare con un paio di amiche dopo scuola e che poi saresti venuta direttamente da me a piedi, per dare il colpo di grazia alle tue estremità. La cosa mi eccita enormemente, ma non lo do troppo a vedere, commentando la tua scelta con un sarcastico "Che infame, sei sadica fino alla fine". Mi limito quindi ad aspettarti ansioso, sperando che vada tutto per il meglio e che tu ti diverta a farmi fare questa penitenza, così da avere speranze in futuro per riottenere i tuoi piedini. Verso le quindici finalmente suoni il citofono. Il mio cuore sobbalza e corro ad aprirti, cercando poi di darmi un contegno per evitare di mostrarmi così desideroso davanti a te o di saltarti ai piedi non appena fossi entrata. Ti apro la porta per farti entrare in casa, e tu, sorridente come sempre, mi abbracci e mi dai un bacio sulla guancia salutandomi, e dicendomi poi "Sei pronto Teo?" mi prendi per mano dirigendoti verso le scale. Non ti do risposta, ma mi limito a seguirti senza staccare un secondo gli occhi dai tuoi piedi, calzati da un paio di Converse bianche. Ci sediamo un attimo sul divano, e vedendomi in difficoltà inizi tu a parlare dicendo "Allora, prima di iniziare a darti ordini su come adorarmi i piedi ti voglio spiegare per bene cosa ho fatto per te, per farteli trovare in queste ...
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