ADORABILI CREATURE 6. LA SIGNORA PARDI
Data: 29/09/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Roca
... Avevo pronunciato il suo nome come un'invocazione.L'abbracciai, lei aderì tutta contro di me facendomi sentire la pelle calda del corpo sodo, pieno, le nostre bocche si esplorarono avidamente come se fosse il solo modo che avevamo di conoscerci, le mie mani scesero sulla sua schiena, superarono l'avvallamento delle reni, il sedere duro, compatto. . . Appena sentì le mani sull'alto delle cosce, le divaricò, protese il ventre per farmi sentire contro i testicoli la morbidezza umida della sua vulva.Staccò la bocca e voltò all'indietro il capo, arretrò, quando fu contro il tavolo, si alzò sulla punta dei piedi, la sollevai facendola sedere sul bordo, si allungò nuovamente e come prima sollevò alte le gambe piegate e allargò nuovamente le cosce.- Signora. . . Silvia, hai una fica bellissima!Rise dell'insolito complimento, la posizione impudica della donna e il desiderio che provava l'avevano aperta, lei con le dita ne separò i peli lisciandoli ai lati.- Ti piace? Chiese.- Oh si. . . si. . .Come in molte brune, le labbra che si innalzavano erano scure e bordavano la ferita del sesso facendo risaltare la carne scintillante che appariva di un rosso vivo, il clitoride formava un delizioso arco sporgente dove le labbra sottili nascevano, proseguiva in una cresta spessa che si assottigliava fino alla giunzione delle labbra grassocce ricoperte da una fine peluria fin quasi agli inguini. Il sesso di Marina sarebbe diventato così pensai ricordando non so perché la fanciulla. L'ingresso ...
... della vagina era socchiuso come un invito e al di sotto dopo la pelvi quasi glabra, le natiche si dividevano lasciando spuntare dei peli neri che ombreggiavano il bottoncino bruno dell'ano.Le cosce forti dalla forma perfetta erano lisce e conducevano lo sguardo alla conturbante femminilità della bella signora. Sorrise compiaciuta vedendomi chinare il viso, sospiro per la lingua che tuffai più volte nella vagina ritirandola coperta di umori che spalmai su tutta la fica aprendone le labbrette fino ad incontrare la sporgenza dura che Lucy aveva chiamato il beccuccio della sua passera.Appena cominciai a picchiettarlo con colpetti rapidi, la signora prese a muoversi con piccoli scatti del bacino quasi fossero i colpi di lingua che portavo di sotto in su a sollevarla.- Ahhh Nico. . . ci sai fare con la lingua. . . mhhh. . . oh si, ci sai fare!Vedevo oltre il cespuglio dei peli, il ventre contrarsi e rilassarsi e il viso della donna alterato per il piacere, inquadrato dalle mammelle tonde, stupende, le sue mani furono contro le mie guance mentre con le dita si allargava la vulva e quando la mia bocca la ricoprì le sue mani si spostarono sotto le sue natiche a sollevarle.Baciai la sua fica con lo stesso ardore col quale avevo baciato la sua bocca esplorando le carni lisce, saporose, salutato dai gridolini estasiati della signora. Mi tornarono in mente le donne alle quali avevo tributato lo stesso omaggio: Luigina, Olga, Emma, Lucy, Lara, Lia, Marina e altre ancora. . . Da tutte avevo ...