ADORABILI CREATURE 2: Olga,.
Data: 29/09/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: Roca, Fonte: RaccontiMilu
- Nico? -Mi girai alquanto sorpreso, chi mi apostrofava in quel modo era una ragazza bruna; stentai a riconoscere in lei la figlia della signora Bolis mia amante da alcune settimane. Eppure era proprio lei, Olga che mi sorrideva come se avesse incontrato un vecchio amico.- Mi riconosci? Alla festa . . . ricordi? -Era graziosa col suo berretto sbarazzino dal quale uscivano i capelli lunghi, sciolti, il nasino arrossato per il freddo pungente, il sorriso timido, timorosa che mi fossi dimenticato di lei. Strinsi la manina gelida.- Certo che ti riconosco, sei Olga! -Sospirò sollevata, si guardò attorno salutando i compagni di classe che si allontanavano infreddoliti, rabbrividì poi:- Mi accompagni? - chiese aggrappandosi al mio braccio.Presi i suoi libri avvolti da un elastico e ci incamminammo parlando della scuola, dei professori, di quello che voleva fare dopo il diploma. . . Ben presto fummo sotto la casa che conoscevo bene.- Sali? Se ti accontenti di un panino sei mio ospite! -Cercai di obiettare che pranzavo al convitto dei padri gesuiti ma lei insistette:- Dai, la mamma non c'é e io non ti mangio di sicuro! -Dovetti accettare. Una volta in casa, si tolse il cappottino sotto il quale portava un maglione e dei jeans scoloriti e lisi come usano ora, e gettò il berretto sull'attaccapanni. C'era un caldo piacevole, mi tolsi il giaccone, Olga corse al frigorifero e in men che non si dica eravamo seduti a tavola addentando due panini al prosciutto, ridendo e scherzando come fanno ...
... tutti i giovani quando sono insieme.- Il sabato quando sono sola preferisco farmi un panino, così non ho piatti da lavare e ho tutto il pomeriggio libero perché la mamma é dalle amiche. -Sapevo che la signora Bolis dedicava il sabato alla partita a carte con altre signore come lei, ma mi sentivo a disagio davanti alla figlia ignara del nostro rapporto e che intanto continuava a parlare. Mi ero sbagliato su di lei, era se non bella, molto graziosa.Il musetto simpatico e sorridente metteva tenerezza, se fosse stata un'altra credo che mi sarebbe piaciuto farne la mia ragazza, ma non potevo! Cercavo un modo di svignarmela senza offenderla, una scusa, ma continuava a parlare, a parlare, finché ad un tratto fece la domanda che temevo. Ti ricordi proprio tutto della festa? -Me lo chiese con un sorriso lievemente ironico, la testolina inclinata, poiché si era alzata, mi alzai anch'io. Era talmente graziosa che sentii svanire i miei buoni propositi. Posi le mani sui suoi fianchi attirandola, lei chiuse gli occhi rovesciando la testa.Fu un bacio dolcissimo, schiuse le labbra alla lingua che insinuai fra i suoi denti e lentamente aprì la bocca lasciandomi tuffare in essa mentre cingendomi il capo con le braccia aderiva a me con totale abbandono. Avevo quasi dimenticato com'era fresca la bocca di una fanciulla e com'erano morbide le loro labbra quando si stringono alla mia lingua per accarezzarla, per suggerla, com'era bello udire i loro sospiri mentre muovono il viso avvitando la loro ...