Gioia e malincuore
Data: 29/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... un�attesa frenetica, lasciarti senza respiro fino alla mia comparsa, sapere che non saresti stata nemmeno in bagno per paura di non farti trovare pronta, poiché quest�aspetto gratificava deliziosamente il mio ruolo di tua guida. Sempre più vicino io risposi che stavo arrivando, allentando un minimo la tua tensione che stava esplodendo, mentre tu volevi qualche indizio per riconoscermi in anticipo. Che illusa, in nessun caso mi sarei scoperto per darti un vantaggio. Il ruolo è scontato, perché offre dei notevoli privilegi rispetto a quello complementare non meno piacevole da vivere.Tu indossavi un paio di stivali, perché così m�avevi anticipato. Con un passo deciso attraversai l�atrio della stazione e guardai verso la sala d�aspetto. Tu eri seduta là come da me richiesto accanto alla valigetta professionale con la borsa molto femminile, gli stivali di colore marrone risalivano i polpacci nascondendo la parte terminale dei jeans aderenti. Nera di capelli la testa si era chinata timidamente incrociando il mio sguardo, io avevo sorriso da subito, senza dubbio avevo notato la mia schiava Guendalina. Tu, invero, per la prima volta eri stata accarezzata dagli occhi scuri come la notte del tuo padrone, il mio sorriso t�aveva lasciato il primo segno indelebile: non mi eri indifferente. Io avevo incontrato schiave belle e meno affascinanti nel corso degli anni, malgrado ciò i tuoi occhi erano lo specchio di chi vuole perdersi in fine donandosi. Tu eri molto chiara sin dal primo ...
... momento, io m�accomodai accanto a te dopo averti fatto spostare l�elegante valigetta e le mie parole immediatamente t�avvolsero:�Guendalina sei molto bella, ben arrivata�.Dopo aver ispezionato altri particolari, dai capelli agli occhi, passando dalla scollatura generosa sul seno e indugiando sull�aderenza dei jeans, dopo squadrando la presenza dei tacchi agli stivali, in seguito perdendomi come abitualmente amo fare negl�infiniti dettagli, afferrai la tua mano carezzandola, tastandone i polsi e facendo delirare il mio ego per la possibilità d�avere finalmente chi potesse gratificarlo senza limiti, frattanto con la voce dolce e decisa ti sussurrai:�Andiamo, non sarai venuta per rimanere qua�.Tu annuisti in maniera docile e partimmo assieme uscendo dalla sala comoda ma noiosa per vivere. Sorridevi felice, io lo notai con piacere, manifestamente come una bambina che riceve il suo regalo in occasione d�una festività, atteso da qualche tempo, per il fatto che avevi avuto la gratificazione tanto attesa: incontrarmi. I tuoi occhi lo rivelavano senz�indugio e senza filtri, poiché gli stessi trasudavano piacere:�Hai bisogno d�andare in bagno?� - ti chiesi, pensando alla tensione indotta dall�aspettare mezz�ora da sola nella sala d�aspetto senza poterti muovere. La risposta timorosa di non essere accolta era stata:�Prenderei un caffè se possibile, sono già andata in bagno appena scesa, prima di sedermi e restare là immobile dove avevamo convenuto�.La qualità delle colazioni in ...