Il trastullo del rammarico
Data: 30/09/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... sotto quella vestaglia per la notte per denudare in conclusione magistralmente il mio attrito e la mia tensione, la mia voglia di finta addormentata.Io capto distintamente il suo respiro, mentre lui s�allunga accanto a me, so bene che dovrei contestare ribellandomi, perché lui infrange l�etica e viola spezzando il mio proponimento, la mia volontà, eppure io intercetto qualcosa che m�avvampa mescolandosi tra noi e tutto ciò parola per parola mi sciupa. Io posso scegliere, posso selezionare, abbandonarmi alla sua evidenza compatta che mi comprime, in caso contrario dovrei risvegliarmi e controbattere alla castità insultata? Volgermi per sorbirmi il suo bacio o aprire le labbra per opporre un rifiuto, altrimenti cacciarlo, scoprire moderatamente la sua epidermide cercando d�avvolgere le gambe che lui ha già risalito? Bella e insidiosa domanda: oppure giocare con il suo robusto cazzo proteso, o in alternativa allontanarmi da quella moina lusinghiera che cerca di disserrarmi, inarcarmi alla sua adorazione o contorcermi per liberarmi? Essere sulle spine e agitarsi, ovverosia battagliare perché non saccheggi la mia intimità? Adesso come mi comporto?Lui si ferma per un istante, affonda gli occhi nei miei lasciandomi la scelta, però non io non sono abile né qualificata né valente nella posta del rimpianto, perché è un gioco ...
... con delle norme e delle regole tutte sue, così difficili, ermetiche e incomprensibili per questo mio corpo fuorilegge, che ha deciso in modo brigante prima della mia testa e che ora si rifugia riparandosi nel labirinto del desiderio senza ritorno. Io percepisco distintamente il suo sorriso sopra di me più che esaminarlo, giustappunto un attimo che la sua bocca copra avvolgendo la mia e che le sue mani aprano le mie gambe: adesso lo sento, lo avverto pulsare nel momento in cui scivola in me e intreccia le mani alle mie, prima d�iniziare un nuovo e penoso lento affondo, poi un altro ancora, straripante dell�intenzionalità d�aver sentito la mia voglia piena incondizionata sotto le dita.Lui non mi lascia muovere, quasi non sa, giacché era perfettamente quello che desideravo. Questo suo essere qui sopra e dentro di me, dominando e sovrastando a ogni incitamento la mia frenesia, cedendo al mio ardore, finché io mi sciolgo interamente accanto a lui senza fine. Oppure forse lui lo immaginava per bene, per questo adesso si lascia cadere su di me come un gladiatore sfinito, però vincente.Io al momento non riesco a muovermi e perciò rimango lì tra il letto e il sogno, fino a quando le tende s�aprono e la luce del giorno mi riporta il tuo sorriso, accompagnato dal profumo inequivocabile della fragranza del tè.{Idraulico anno 1999}