1. Il ricatto del mio vicino ( 2° parte )


    Data: 01/10/2018, Categorie: Etero Autore: Nathan70

    ... Sbrigati a raggiungerci e rimani con noi un poco, fai in modo che io possa vedere distintamente che hai indossato tutto quello che ti ho ordinato “.
    
    Il bastardo, voleva umiliare Federico e contemporaneamente umiliare me davanti a lui facendomi mettere in bella mostra come una vacca al mercato.
    
    Completai la vestizione abbinando un paio di sandaletti con tacco alto e fibbia alla caviglia che mostravano i miei piedini coperti dalle calze bianche e in più esaltavano ove mai ce ne fosse bisogno il mio bel culetto.
    
    Quando li raggiunsi i due uomini ebbero due reazioni completamente diverse. Federico mi guardò in maniera interrogativa e la sua espressione fu un misto di sorpresa e di collera per come mi ero conciata, il nostro ospite invece aveva un ghigno beffardo del conquistatore che ha appena piegato la preda alla sua volontà.
    
    Mi sedetti sulla poltrona di fronte a Franco e il sentirlo parlare con Federico mi fece rendere conto che era la classica per persona nata per fare il leader di un gruppo, il tono di voce era costante, suadente, ogni parola era non era detta a caso e volta a catturare l’attenzione di chi lo ascoltava, io e Federico eravamo completamente ammaliati nel sentirlo, in pratica pendevamo dalle sue labbra, si vedeva che aveva esperienza nel trattare con persone ...
    ... più giovani, esperienza che probabilmente Franco aveva affinato negli anni per il lavoro che svolgeva. Ogni tanto mi guardava nella mia direzione, mi squadrava da capo a piedi, per sfidarlo non mossi un muscolo ma alla lunga per paura di qualche sua reazione, dopotutto ero sempre davanti al mio fidanzato, cedetti alle sue richieste accavallando due volte gambe in modo che l’orlo della mini si alzasse un poco, in questo modo la balza delle autoreggenti fece capolino dalla gonna e si rese ben visibile ai suoi occhi. Cominciò a guardarmi con più insistenza e si vedeva che il suo sguardo mostrava soddisfazione, particolare che non sfuggi a Federico, che cominciava ad innervosirvi, un poco per gelosia un poco perché non giustificava il mio atteggiamento. Franco, mentre parlava, teneva sempre in mano il suo telefonino, giochicchiava con i tasti e lo faceva senza perdere il filo di quello che diceva, lo osservavo ed ero completamente ammaliata da quella persona che con il suo carisma stava prepotentemente entrando nella mia vita. Sentii vibrare Il mio cellulare che avevo in tasca, in pratica mi aveva mandato l’ennesimo messaggio senza che ne io ne Federico ce ne accorgessimo, mi alzai e con una scusa andai in cucina per leggere il nuovo SMS, curiosa ed impaurita da quello che mi aspettava:. 
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