1. Dopo la discoteca - 1


    Data: 01/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... accentuare il tono di quest’ulitma affermazione) E nemmeno tu lo sei. Abbiamo semplicemente fatto una cazzata che non si ripeterà!"
    
    Passò una settimana dal ‘fattaccio’. Non riuscivo a dimenticarmi di quel bacio in bagno: continuavo a rimuginarci. Rivedevo continuamente le vivide immagini del bagno della discoteca: le labbra, i corpi che si sfioravano… Il mio cazzo che s’induriva così come il suo…
    
    ‘Sono davvero gay?’ continuavo a chiedermi. Il pensiero mi tormentava. Non ne avevo fatto menzione ad Angela; del resto la nostra crisi, iniziata in maniera così banale, continuava, e ormai non parlavamo molto tra noi. Anzi, sembrava quasi che evitassimo accuratamente i momenti per stare soli, preferendo uscire con la nostra compagnia cosicché ognuno potesse isolarsi insieme ai propri amici.
    
    Anche Tony se ne stava buono e non tornammo mai sull’argomento, pur non mancando le occasioni. Del resto passò parecchio tempo prima che rividi Daniele. Fu un altro giorno memorabile. Subito dopo pranzo mi vide passeggiare con Angela. Sapevo che quest’ultima aveva parlato con Cate:
    
    "Indovina un po '!!” esordì. E prima che potesse aggiungere qualcosa, la prevenni aggredendola:
    
    "Perché vuoi umiliarmi così? Perché vuoi che tutti ridano di me? Solo perché ti ho rovesciato accidentalmente un cazzo di cocktail rovinando il tuo vestitino strafigo? – avrei voluto mangiarmi la lingua, ma ormai le parole mi erano uscite di bocca – Ma forse tu… Tu volevi dirmi qualcos’altro…"
    
    Realizzai ...
    ... infatti troppo tardi: una lacrima stava solcando il viso di Angela. Nel frattempo si era radunata una folla intorno a noi, tra cui appunto Daniele e Cate.
    
    "Stavo… Stavo solo per dirti che mi dispiace..." ora piangeva sul serio - e che dovremmo stare un po’ da soli per parlare. Di noi. Di quel che ci sta succedendo. Che TI STA succedendo… Ma ora è tardi! – Cate l’abbracciava, cercando di calmarla – È finita! Non ti voglio più vedere, capisci?! Mai più…" tremava sconvolta. Cate la stringeva forte mentre si allontanavano. Anche la folla che si era radunata in breve tempo scomparve. Rimasi solo. Solo in mezzo al nulla… Sentii lo sguardo di Daniele addosso. Forse l’unico che non mi rimproverava per la mia stupidità. O, al contrario, quello più severo. Già perché avevo appena realizzato quanto fossi stato coglione.
    
    Rientrando a casa la sera, non cenai. Mi fiondai sul letto a pensare, cercando di smaltire tutta la rabbia che mi ribolliva dentro.
    
    Dopo l’episodio incontrai Daniele al centro commerciale, un pomeriggio in cui decisi di rompere il salvadanaio per fare acquisti approfittando dei saldi. Parlammo del più e del meno davanti ad una birra, per giungere finalmente ad affrontare l’argomento che ci stava tanto a cuore:
    
    “Richy, so che stai passando un periodaccio. Ti sono successe un po’ di cose, non esattamente piacevoli. Non vorrei peccare di presunzione, ma ritengo di essere un pochino parte in causa in ciò che ti è accaduto. Che ti sta accadendo…”
    
    Nom mi sentivo né ...