1. Risveglio


    Data: 03/10/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: XES, Fonte: RaccontiMilu

    ... proprio destino. E guarda a me per apprenderlo, poiché sono io a distribuirlo. Non sono più le sue azioni, le sue lotte, le sue scelte a forgiarne il futuro. Ella si &egrave affidata a me. La sua storia personale viene partorita dalla mia mente, momento dopo momento. Il leggero velo di sudore orgasmico che dipinge la sua pelle la fa brillare come se fosse tempestata di diamanti.Dieci.Un solo numero. Non serve specificare l'oggetto di tale enumerazione. Le labbra si contraggono, potrebbe essere un sorriso. O una smorfia. In entrambi i casi l'espressione non prende completamente forma, ella nemmeno annuisce. Scivola giù dal letto, il contatto del parquet fresco con i suoi caldi piedini non le piace, ma non manifesta disagio. Ormai &egrave abituata alla nudità, indossa vestiti solo nel weekend, solamente quando la conduco da qualche parte. L'unica copertura che le concedo durante la settimana si compone d'un paio di pantofole e di una coperta sintetica marrone scuro, che usualmente ama arrotolare attorno alla propria persona formando un sinuoso bozzolo dal quale solo il capo emerge. Soprattutto in inverno. Non rimane in piedi a lungo, ben presto il ginocchio sinistro tocca terra. Come il destro. Seguiti dalle mani, mentre flette la schiena per avvicinare le labbra al pavimento. Il frustino dritto, rigido, &egrave dove l'ho lasciato cadere ieri notte. Possiede un'asola che dovrebbe inanellare il polso di colui che lo utilizza, per lei sarebbe facile addentarla ed alzarlo, ma sa ...
    ... che non le &egrave concesso tanto agio. Così come non può prendere il manico, sollevato da terra grazie al pomolo in metallo. Deve raccogliere il primo segmento del corpo proprio a quell'oggetto di sensuale tortura, ed &egrave sempre alquanto comico vedere le labbra tentare di sollevarlo, i denti cercare un appiglio, in quella forma cilindrica rivestita di tessuto sintetico a trama intrecciata. Ci riesce, dopo qualche tentativo, e gattona sino a me. Me lo offre, i grandi occhi mi guardano, un sudario di inquietudine li attraversa. So dosare magistralmente bene la mia forza, a volte i colpi che le infliggo sono leggeri come il bacio delle ali d'una farfalla, a volte sono brucianti come tizzoni roventi sulla pelle.Accolgo il frustino con la mancina. Ella rilassa le fauci immediatamente, si siede sui talloni, porta le mani dietro alla nuca intrecciando le dita per poi raddrizzare la schiena. Mi offre il torace, l�addome, e le gambe. Divaricate. Il mio sguardo scivola via a malincuore da quella desiderabile fantasia fisica, per osservare la malevola luce verde fluorescente che disegna l'orario attuale sul display della sveglia elettrica. Le sei e ventitré minuti. Abbiamo tempo. Mi faccio svegliare con due ore di anticipo sulla reale necessità, per godere meglio della sua presenza. Cambio posizione, poso i piedi a terra e mi alzo. La aggiro, con tre falcate di traiettoria semicircolare. Mi porto dietro di lei. Le mie gambe sono a contatto con la sua schiena. La sua nuca e le mani ...
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