Fulvia, la mia vicina trascurata
Data: 04/10/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Cuckold
Lesbo
Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu
... eretto premeva contro la sua pancia.Le sfilai i calzoncini e lei li lasciò cadere a terra. Poi le sfilai la maglietta, aiutata da lei che alzò le braccia per agevolarmi e poi, sempre dandomi del porco bastardo, mi abbracciò il collo mentre riprendevamo a baciarci.La presi per mano, la portai nella mia camera e la feci stendere mentre io, dopo essermi sfilato i calzoncini mi accovacciavo fra le sue gambe aperte, iniziando a leccarle le cosce, la figa, infilandole la lingua fra le piccole labbra, mordicchiandole di tanto in tanto il clitoride, mentre con un dito le massaggiavo il buchino del suo culetto.Lei era ormai andata e mio venne in bocca. Al che mi alzai un po' e la baciai sulle labbra, mentre il mio cazzo bussava all'ingresso della sua patatina. Lei con un amano me lo guidò dentro ed io, con un colpo di reni, affondai tutto il lei. Rimasi così per qualche istante godendomi la sua stretta fighetta pulsante. Poi, iniziai ad andare su e giù lentamente.�Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhh, sìììììììììììììììììììììììììììììììììììì, è bellissimoooooooooooooooo, ti pregooooooooooooooo, non fermartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii�, faceva lei in continuazione.�Ti piace ?� Chiesi continuando ad andare lentamente dentro e fuori.�E' stupendo�, rispose, mentre mi serrava la vita con le gambe.Ed infine proruppe in un grido. Lei era esausta ma io non ero ancora venuto. Allora, sempre con il membro ben piantato il lei e con le sue gambe attorno alla mia vita, ci girammo e lei rimase sopra di me. ...
... Iniziai a farla muovere su e giù ancora.- �Ohhhhhhhhhhhhhhh, mi sento piena di te !� Fece, mentre continuava ad andare su e giù. Andammo avanti così per un po, fino a che venimmo insieme. Rimanemmo così, esausti e sudati, lei stesa su di me fino a che il mio uccello piano piano si sgonfiò.Allora lei scese e si asciugò con dei fazzolettini. Poi, con il viso disteso e felice, piena del mio seme, si rivestì, mettendo anche un paio di fazzolettini di carta per non macchiare gli shorts, e ritornò nel suo appartamento.Io, felice e rilassato, aprii la finestra della camera per arieggiare dopo quell'odore di sesso che c'era.I vicini dovevano avere la finestra aperta anche loro perché li sentii parlare.�Dove sei stata ?� Chiese lui, con un tono seccato.�Dal vicino�, rispose lei.�A fare ?��A chiedere scusa per il tuo comportamento di ieri sera.��Vestita così ?��Perchè ? Cosa c'è che non va nel mio abbigliamento ?��Sembri nuda !��Ma va, e poi, potrebbe essere mio nonno�.�Nonno o non nonno, ho visto come ti guardava, ieri sera�.�Cosa puoi aver visto, tu, ubriaco com'eri !��Insomma, sei stata via più di un'ora�.�Mi ha offerto un caffè, abbiamo parlato un po', mica potevo andare e tornare così. E poi tu dormivi ancora�.�Oddio, che mal di testa�, fece lui.�Ben ti sta, così impari a bere così tanto�.�Ohhh, mi gira la testa,� continuò lui.�Sì, sì, vai a vomitare, con tutto l'alcol che hai bevuto !�Dopo sentii rumori vari, anche i suoi conati.Riposai ancora un po' delle fatiche ...