Giochi di societa' 2 - un'altra serata (2/2) - Racconti Erotici

Giochi di societa' 2 - un'altra serata (2/2)

... per questa volta abbiamo finito! Dovrei andare via e vedere a che punto sono anche gli altri!”

Stava uscendo, aveva appena aperto la porta

“Ma esci così? Tutta nuda?”

“Ma sì, ma cosa vuoi che importi? Vado in bagno a sciacquarmi un po’!”

“E se dovessi incontrare qualcuno?”

“Ed allora? Non sarai mica geloso?” rise ed andò via chiudendo dietro di sé la porta.

La serata sembrava terminata. Era giunto il momento di alzarsi ed andare alla ricerca di Yoko.

Già, Yoko! Chissà cosa aveva combinato!

Io avevo scopato meravigliosamente con Chiara, ma lei? Lei con chi si era data da fare?

Mi alzai, mi ricomposi un po’ e decisi di dirigermi verso il bagno riservato agli uomini.

Entrai e sentii il classico rumore di qualcuno che fa pipì.

“Scusa, posso entrare?”

“Entra pure John!” mi rispose Antonio

Lo vidi tutto nudo davanti al cesso che aveva appena terminato di fare pipì.

Andai verso il cesso per fare la stessa cosa mentre lui si diresse verso il lavandino per darsi una sciacquata al viso ed alle mani.

All’improvviso, senza preoccuparsi se fosse occupato o meno, Yoko entrò nel nostro bagno.

Era tutta nuda!

La scena era questa: lei tutta nuda ad un passo da Antonio anch’esso tutto nudo. L’uno guardava l’altra e viceversa.

Io con indosso soltanto una maglietta e gli slip e soprattutto con il cazzo ancora in mano perché stavo facendo pipì.

“Scusate se ...

... disturbo, ma dall’altro lato c’è già Chiara sotto la doccia ed Elisa che stava entrando pure lei!”

Continuò senza aspettare risposta

“Posso fare la doccia qui da voi? Farò in fretta!”

Attese che il water fosse libero, si sedette, fece una lunga pipì e subito si infilò sotto la doccia, aprì l’acqua e cominciò a sciacquarsi.

Ero stravolto! Con quanta naturalezza Yoko si presentava nuda davanti ad un estraneo e con quanta tranquillità non dava il minimo peso al fatto che anch’egli era nudo!

E poi c’ero anch’io presente!

Non le importava nulla di quel che potevo pensare? Non le importava nulla di una mia eventuale gelosia?

Ebbi il sospetto che fosse così naturale con Antonio perché magari era proprio lui l’uomo con il quale aveva appena scopato. Ma non potevo chiederglielo in quel momento, almeno non davanti a Antonio!

Piano, con la lentezza dovuta alla stanchezza di una notte infuocata trascorsa insonne, ci risistemammo tutti quanti e ci ritrovammo in cucina dove Alice e Mario avevano già preparato la colazione per tutti.

Qualche parola, più o meno piccante, circolò ancora tra noi, ma non tanto.

Ci comportavamo come se nulla fosse successo, come se ognuno avesse scopato con il proprio coniuge.

C’era anche una certa allegria.

Dopo una fugace colazione ci salutammo e ci ripromettemmo di sentirci nuovamente, tutti quanti.

Per una cena insieme e poi forse chissà!.