1. Al professore piace il culo ma anche il cazzo


    Data: 07/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    Mi ero iscritto al cineforum.
    
    Erano in tutto sei serate e quella era la seconda, avremo visto un vecchio film francese, uno di quelli della “nouvelle vague” che, tra l’altro, conoscevo bene, perché già proiettato più volte.
    
    Ricordo che era un serata invernale, però non fredda.
    
    Il cineforum si teneva nella città vicina, quella della scuola, un viaggetto di una ventina di minuti, che mi sarebbe costato un po’, poiché il tizio che mi accompagnava era G., uno che conoscete, al quale avrei pagato il servizio con un pompino e la promessa di un rapporto più “approfondito”. Ricordate Quello che mi fece sedere sul suo cazzo nel racconto “La festa del culo”? Lì si trattava della prima volta che me lo dava, poi sarebbe diventato anche lui un inculatore seriale, assiduo frequentatore delle feste e quant’altro.
    
    Quella sera G. mi accompagnava nel viaggio di andata. Per lui era solo guadagno, doveva andare in città comunque. Per il ritorno mi sarei dovuto dare da fare sul posto, ma lì c’erano persone che conoscevo, quindi, in un modo o nell’altro mi sarei arrangiato, avrei potuto fare allo stesso modo in cui ero arrivato lì, un passaggio in cambio della bocca e del culo.
    
    Non era un problema, dispostissimo, come ero, a darlo a chiunque lo volesse.
    
    Con G. ci fermammo nel solito posto dove mi portavano tutti quando ci trovavamo in macchina, raggiungibile tramite una stradina sterrata, lo succhiai abbondantemente, mi sborrò in bocca e mandai giù tutto. Mi avrebbe volentieri ...
    ... scopato ma i tempi erano ristretti ma stabilimmo che due giorni dopo saremo andati al casolare. Fu vago sul fatto che sarebbe stato da solo, forse no, magari portava con lui qualcuno per aumentare il divertimento, sapete che con me facevano spesso così, in gruppo mi aprivano come una cozza, decideva lui perché io avrei dovuto sottostare ad ogni suo desiderio.
    
    Mi lasciò fuori dalla scuola, la proiezione si sarebbe tenuta nell’aula magna.
    
    Salutai i presenti e mi sedetti da una parte.
    
    Quello non mi toglieva gli occhi di dosso, bell’uomo sulla quarantina, barbetta d’ordinanza, capello alla moda.
    
    Insegnava in un altro liceo, grande esperto di cinema, era fra i rappresentanti dell’associazione di cinefili che aveva organizzato l’evento e sedeva con gli altri alla cattedra posta sotto allo schermo.
    
    Avevo notato il suo sguardo già la volta scorsa, ci eravamo guardati parecchio ma la cosa era finita lì.
    
    Tra l’altro in quell’occasione non era solo, era in compagnia di una bella donna, più giovane di lui. Avevo scoperto, dalle chiacchiere di alcune amiche, famose troiette che se lo mangiavano con gli occhi (era veramente un tipo figo e se lo sarebbero fatto), che era la sua compagna.
    
    Adesso lei era assente, pensai che forse era lì da qualche parte. Mi sbagliavo.
    
    Si fece buio, anche quelli che erano sotto lo schermo vennero a sedersi in platea, per godersi il film.
    
    Non c’era pienissimo, in fondo c’erano posti vuoti ed io mio ero messo lì, da una parte in modo di ...
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