1. Al professore piace il culo ma anche il cazzo


    Data: 07/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo

    ... ho detto, dovuto alle condizioni dell’apparato inculatorio in quei giorni) che non ne ho più voluto sapere.
    
    In compenso mi ficcarono, alternandosi, nelle interiora quei pali di carne per un sacco di tempo, ne fecero due o tre, che con il trucchetto ormai consueto del un po’ io ed un po’ te, divennero inculate infinite, sbattuto a sangue nel vero senso della parola, quando li tiravano fuori i loro cazzi erano striati di rosso. Quando ho scritto il racconto “Ti andrebbe di darmi il culo?”, che riguardava il mio primo incontro con il padre di famiglia, parecchi successivi pesanti episodi che ora sono venuti fuori e che riguardavano lui ed il cugino non me li rammentavo o li confondevo con altri, del resto erano inseriti in un contesto di disordine mentale ed ormonale, di vero caos, incasinato e come potete leggere nelle varie storie, veramente pieno di cazzi, una macchina, un bailamme di uomini ai quali mi concedevo di continuo, che mi passavano tra loro nei modi e nei luoghi più disparati ed a qualsiasi ora, intrippato in questa storia della sottomissione ad ogni costo che i primi di questi, furbi e pronti ad approfittare del mio carattere obbediente e totalmente remissivo, mi avevano inculcato.
    
    Anche L. ora aveva aumentato il ritmo, pompando con maggior vigore e tralasciando in parte la delicatezza con la quale aveva iniziato, anche lui caricato dal mio mugolare.
    
    “Accidenti, come mi fa male il culo!” pensavo piagnucolando mentre mi scavava come un aratro. Ero ...
    ... piuttosto scocciato da questa cosa, per niente abituale visto che prendevo cazzi da sempre e spanatissimo avrei dovuto essere pronto a tutto.
    
    “Morbido e profondo… Ti fa male, brucia? “
    
    “Si, brucia un po’…” risposi “Ma va bene lo stesso”.
    
    “Ma no, dai… ma se hai il buco facile facile… aspetta ci penso io…”
    
    Si sfilò, prese un flaconcino con del lubrificante e ne mise un po’ sulla cappella e me lo infilò nuovamente.”
    
    “Ha visto… ah… è scivolato dentro che è un piacere... tieni… fighetta… brucia perché ti scopano tanto… eh…“ sussurrava così, quasi parlando a se stesso.
    
    “Si… me lo danno in tanti… di continuo… ah…” risposi rantolante.
    
    Andava avanti deciso, con movimenti precisi, completamente coinvolto nella penetrazione.
    
    Però aveva in mente qualcos'altro, si rialzò e mi diede un bacetto sul culo…
    
    “Va bene, facciamolo riposare, mettimelo dentro un po' anche te, dai!”
    
    Si mise alla pecorina, mi chiese di incularlo, che gli piaceva, di schiaffarglielo dentro senza andare per il sottile.
    
    Come ho detto, era mezzo moscio, allora diede una succhiatina per renderlo utilizzabile.
    
    Io, ed ormai lo sapete da tempo, con i maschi ero femmina passivissima, ad eccezione delle “lesbicate” con R. e Virna, nel corso delle quali glielo mettevo nel culo un po’ (appena appena) anch’io non del tutto digiuno in fatto di buchetti maschili, quindi lo penetrai, il mio fringuellino entrò dentro in un attimo, non era certo vergine, anzi, ce l’aveva rotto di brutto.
    
    “Unm... lo sento ...
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