1. Convocazione “ufficiale”


    Data: 08/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Quel_bravo_ragazzo, Fonte: Annunci69

    ... Borghetto, dove la mamma di Elena aveva il suo studio. Era in netto anticipo, tuttavia provò ugualmente a suonare al citofono, la targhetta recitava: “Studio Legale - Avv. Ginevra Lo Giudice, diritto civile e penale”. La serratura della pesante porta in legno scattò all’improvviso e una voce metallica gli intimò: “Piano rialzato, terza porta da sinistra.”
    
    Anche quella serratura scattò senza che dovesse proferire parola. Si accorse di essere agitato, poteva sentire i battiti del suo cuore che acceleravano sempre più. Le palme delle mani gli sudavano. Entrò. La stanza era deserta. Un grande tavolo di vetro era posizionato al centro, tutt’intorno sedie di design color mogano, leggere e all’apparenza molto scomode. Appena dietro, sul lato destro rispetto all’ingresso, un gigantesco acquario faceva la sua bella figura. Le pareti erano piuttosto spoglie, tuttavia sopra all’acquario e dietro a quella che sembrava essere la postazione più importante della saletta, facevano bella mostra di sé documenti e certificati vari opportunamente incorniciati: la “vetrina dell’ego” di ogni professionista.
    
    Girò per diversi minuti nella stanza, il tempo sembrava non passare mai. Si concentrò sull’acquario: una moltitudine di pesci minuscoli e coloratissimi lo guardavano con apparente curiosità. In quel momento avrebbe voluto essere uno di loro.
    
    Mentre era immerso in questi pensieri la porta si aprì di scatto e Filippo vide per la prima volta la mamma di Elena, in quella sede la brillante ...
    ... avvocatessa Lo Giudice. Un profumo fresco e delicato si era ora impadronito della stanza. La prima cosa che notò di Ginevra fu la scollatura. “Azz….devo smetterla di pensare al sesso, almeno finchè sono qui” – pensò Filippo. Ma quella donna sembrava fare di tutto per farglielo diventare duro. Quarantacinque anni divinamente portati e lui non era insensibile al fascino delle milf, anzi avrebbe avuto un gran desiderio di farsene una di loro, ma Ginevra era decisamente fuori dalla sua portata. Sperava almeno di poter riprendere presto a scopare la figlia senza troppe menate, magari il pomeriggio stesso.
    
    Qualche preambolo di conversazione e poi la domanda diretta, improvvisa.
    
    “Senti Filippo – ti posso dare del tu, vero? – in quel momento, prima che intervenisse la bidella, ecco mi chiedevo…secondo te mia figlia è riuscita a godere?”. Quella domanda lo aveva totalmente sorpreso, spiazzato al cento per cento. Strabuzzò gli occhi prima di rispondere, tanto più che l’avvocatessa aveva sbottonato il tailleur all’altezza del petto e Filippo non poté non notare che sotto alla camicetta nemmeno lei indossava reggiseno. Vizio di famiglia pensò, mentre dentro di sé cominciava ad avvampare.
    
    “Sa dottoressa, io credo di sì.” “E da cosa lo capisci? Scusa se te lo chiedo, ma ai fini di contestualizzare meglio l’accaduto in ambito giudiziario è estremamente importante anche ogni più piccolo dettaglio. A volte nei fatti all’apparenza più insignificanti si nasconde la chiave di una buona ...