Cinzia
Data: 10/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: uriziern
... dita si avvicinarono al centro del suo piacere, iniziò a solleticarlo da sopra la gonna, il tavolo era alto e non c'era nessun altro lì vicino, ma il suo viso la tradiva e Michele se ne accorse: -ti manca vero? Quanto tempo e' passato, te lo ricordi?- Cinzia stava aumentando il ritmo, non era più un semplice stuzzicamento, stava diventando una vera e propria masturbazione: -no, a essere sincera non me l'ho ricordo, e' passato tanto tempo- -lo vedo....- Cinzia si paralizzò, sgranò gli occhi, vergognandosi e volendo sparire sottoterra, ma Michele le prese la mano, il calore la invase come un fiammifero sulla benzina, la fissò con gli occhi dolci e irresistibili: -tranquilla Cinzia, non devi preoccuparti né vergognarti, non con me, e' una cosa naturale, lo faccio anch'io sai? E poi anche se hai il fidanzato o partner occasionali, nessuno mai ti toccherà come fai tu con te stessa, sarà più eccitante, diverso, coinvolgente ma non sarà mai uguale, e' il tuo corpo e solo tu lo conosci meglio di chiunque altro- Continuò a guardarla, dolcemente, sentiva che la capiva, che non c'era da vergognarsi, si tranquillizzò e la mano scese di nuovo. -se proprio non ce la fai qui, puoi andare in bagno, ti aspetto qui- Cinzia non se lo aspettava, il ragazzo che aveva di fronte la incoraggiava a masturbarsi, e adesso che faccio pensò, non riusciva a continuare lì di fronte a lui anche se avrebbe voluto, il bagno era l'unica soluzione, era eccitata, molto eccitata, il vino, il parlare di sesso, ...
... la voglia di godere repressa da troppo tempo, si alzò: -allora vado- -prenditi tutto il tempo che ti serve, Cinzia- Quasi corse in bagno, era vuoto e ce n'era più di uno, perfetto pensò, si chiuse a chiave, sfilò gonna e mutandine e si sedette sul water, allargò le gambe, si mise a fissarla, era tanto che non la guardava così, ammirò la sua bellezza, la sua depilazione perfetta, le piaceva tenerla sempre a posto, anche quando sapeva che non avrebbe fatto sesso per un po', era diventato un rito come spazzolarsi, truccarsi, era una parte di lei e doveva essere sempre impeccabile. Si insalivò le dita, scesero vogliose sulla sua intimità, a darle quel sollievo che da tanto le mancava, reagì prontamente, luccicando di umori, iniziò a muoverle, a rotearle, mentre il corpo iniziava ad agitarsi, l'altra mano sui seni sodi, anch'essi bisognosi di attenzioni, i capezzoli diritti a voler bucare il tessuto dei reggiseni come a ergersi nella passione, pensava a lei, a Michele, ai suoi occhi, alle sue parole, ai modi gentili e raffinati, nemmeno un pensiero a Luca, quello stronzo, lui, il suo calcio e le sue birre, provò rabbia e questo aumentò la sua eccitazione, adesso era furiosa, a voler martoriare quella delicata e così sensibile zona di carne, l'orgasmo montò dentro di lei, poi esplose, cercò di contenersi, soffocò i mugolii, ma avrebbe voluto gridare: -godo, si, finalmente!- Apprezzò i brividi, riassaporò sensazioni perdute nella memoria, ma che adesso riaffioravano come relitti ...