Perchè sono bisex 2
Data: 11/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: intesacomplice
... volevo assaggiarlo, se davvero avrei continuato fino in fondo, se lui me lo avesse offerto. Volevo capire se veramente mi sarei fatto scopare come una donna, in altre parole se ero gay.
“Sai che hai un cazzo veramente notevole?” gli dissi
“Sì, anche un mio amico me lo dice spesso” rispose lui
“Un tuo amico sa delle dimensioni del tuo cazzo? Vi siete segati assieme qualche volta? Io l’ho fatto con i miei amici ogni tanto, ci siamo segati anche nel boschetto una volta”.
“Si l’ho fatto anch’io, ma noi non ci seghiamo da noi, ma ognuno lo fa all’altro.”
“Cioè?”
“Io sego lui e lui contemporaneamente sega me. Vuoi provare?” mi dice.
Senza aspettare la mia risposta e vedendomi imbarazzato, si alzò e andò in camera da letto, dove si sdraiò sul letto e si tolse gli slip, restando completamente nudo, iniziando a farsi una sega, sapendo che di lì a poco io lo avrei raggiunto. Aveva capito tutto ormai e sapeva che avevo voglia di lui, del suo cazzo, delle sue palle, di tutto il suo corpo. Accanto c'era un mobile da dove, grazie al riflesso potevo vedere ciò che mio cugino facesse. Dopo poco, superate le ultime remore che mi stavano attanagliando e sotto la spinta dell’eccitazione e della voglia che ormai mi aveva preso completamente, mi alzai e andai verso la camera da letto. Lui fece finta di niente, girò la testa dall'altra parte e continuò a masturbarsi, non guardando dalla mia parte. Io ero ancora fermo davanti alla porta che lo fissavo, ma lui aveva ormai capito ...
... che le ultime barriere dell’ipocrisia sociale erano cadute e che di lì a poco mi avrebbe avuto come meglio gli aggradava. Sapeva che avrebbe fatto di me quello che voleva e sapeva che io non avrei pouto resistergli, aveva capito proprio tutto. Si lo volevo a tutti i costi. Appena entrai in stanza mi chiese:
“Lo vuoi fare allora?”
“Si” risposi.
Fissavo meravigliato e con tanta voglia il suo splendido cazzo, lungo, grosso, bello, era un piacere guardarlo in tutta la sua autorevolezza. Si alzò dal letto e andò a chiudere la porta a chiave in modo che nessuno potesse entrare da un momento all'altro. Tornò in camera da letto e mi spinse sul letto, poi si buttò sopra di me e iniziò a strusciarsi addosso a me. Mentre mi baciava il petto e mi succhiava i capezzoli mi tolse gli slip. Io contraccambiavo baciandolo e accarezzandolo per tutto il corpo mentre cercavo freneticamente il suo cazzo per poterlo impugnare, sentirlo dentro la mia mano, turgido, duro, pulsante e voglioso del mio culo e della mia bocca. Ogni tanto cercavo di baciarlo in bocca, ma lui si sottraeva e rifiutava questi baci. In effetti anch’io, a ripensarci, non so perché li cercavo. Baciare un uomo in bocca oggi mi fa senso ma allora, preso dalla foga e dall’eccitazione spinta al parossismo, non ne potevo fare a meno. Cercavo la sua bocca in continuazione ma lui si ritraeva ogni volta, ed infatti non riuscii neanche una volta a baciarlo in bocca.
Il tempo però non era dalla nostra parte, dovevamo fare in ...