Perchè sono bisex 2
Data: 11/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: intesacomplice
... raccomandai, “sono ancora vergine”.
“Non ti preoccupare, non è la prima volta per me, so come fare, non sei il primo che svergino” rispose.
“Tu, rilassati, al resto ci penso io”, concluse.
Allora, ricordando qualche scena vista nei film gay, mi girai, mi distesi sul letto a pancia in giù pronto per essere inculato, pensando che fosse la migliore posizione per essere sverginato. Lui allora iniziò a giocare con il buco del mio culo. Si insalivava le dita e me le passava sul buchetto, massaggiandolo e affondandole un poco alla volta, gradatamente, senza forzarne l’entrata. Io, con gli occhi chiusi e con la testa appoggiata sulle mie braccia, in attesa che si avverasse ciò che stavo sognando ormai dall’inizio di quella fantastica situazione che si era creata, mi lasciavo trasportare da pensieri erotici, immaginando come sarebbe stato il momento dell’introduzione. Ogni tanto, quando lui affondava un po' di più il dito dentro l’ano, sussultavo sia per un po’ di dolore sia perché dall’orifizio, dolcemente violentato da quelle dita stranamente esperte, si irradiavano piacevoli sensazioni di calore ed eccitazione che mi tormentavano. Ero impaziente di completare il percorso, di essere sverginato, di essere preso dal cazzo di mio cugino. Lo volevo tutto dentro, non riuscivo più a procrastinare l’attesa dell’introduzione. Lui si accorse di questa mia impazienza e avendo notato la difficoltà di penetrarmi, mi baciò sui glutei e mi disse:
“Aspettami, sto venendo”.
“Ok, ...
... risposi”, non capendo cosa stesse facendo, ormai soggiogato da lui e dalle circostanze. Non volevo altro che essere scopato ed accettavo tutto passivamente, purché si concretizzasse ciò che anelavo con tutto me stesso.
Vidi che si avviò verso il bagno. Lo vidi ritornare dopo pochi attimi con un tubetto in mano. Non domandai neanche cosa fosse. Attesi con fiducia che lui ricominciasse a prendersi cura di me e del mio ano ansioso delle sue attenzioni.
“È una pomata che mia madre usa per le scottature, è anche lenitiva, dovrebbe essere adatta al nostro scopo, rilassati e fai fare a me”, mi rassicurò.
“Si, fai presto, risposi. C’era sempre il problema del tempo, dovevamo spicciarci per evitare che qualcuno salisse a controllare cosa stavamo facendo.
Si mise un po’ di quella pomata sul dito ed iniziò a spalmarla attorno al buchetto pulsante che aspettava impaziente di essere accudito. Continuò così per un po' finché il mio buchetto non fu ben lubrificato all’esterno. Si rimise, quindi, un altro po’ di pomata sulle dita e iniziò a spalmarla anche dentro, introducendo prima un dito e gradatamente, mentre la pomata si depositava attorno all’ano rendendolo più cedevole e ricettivo, due dita per finire con l’introduzione di tre dita. A quel punto sussultai per il dolore che mi aveva procurato l’introduzione di tre dita, lui se ne accorse e le uscì ritornando rapidamente a metterne due e, con gesti esperti, roteando le dita dentro il culo e, spalmando la pomata in tutte le parti ...