1. Perchè sono bisex 2


    Data: 11/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: intesacomplice

    ... cazzo pulsare dentro il mio culo, lo sentivo duro, rigido e vampate di calore s’irradiavano, partendo dal mio buco, per tutto il mio corpo.
    
    “Ora” gli dissi.
    
    Lui allora, senza farselo dire un’altra volta, spinse forte il suo cazzo che, finalmente, entrò tutto dentro al mio culo. Sentii un forte dolore, che quasi mi fece gridare, ma quando iniziò a farlo scorrere il dolore piano piano si trasformò in piacere che cresceva mentre mi scopava. Ecco fatto, il suo cazzo era completamente entrato, e lui lo fece scivolare avanti e indietro, mentre io, estasiato dai suoi colpi, ansimavo e mi masturbavo l'uccello. Mentre eravamo impegnati nella scopata, approfittando del momento mi piegai e mi avvicinai alla sua bocca, dove, finalmente, ci infilai la mia lingua e lui, preso dall’eccitazione del momento ed intento solo a scoparmi come un forsennato con colpi veloci e violenti, non riuscì ad evitarlo. Anche lui a quel punto rispose al bacio e continuò a fottermi il culo baciandomi con passione.
    
    “Sei proprio una gran troia” mi apostrofò.
    
    “Si, la tua troia, scopami, fammi godere, spaccami il culo” lo implorai.
    
    Dalla sua bocca, sempre pieno del suo cazzo che mi stava letteralmente spaccando il culo, che sentivo allargarsi e adattarsi, sempre più, alle dimensioni del suo cazzo, passo ai suoi capezzoli e inizio a mordicchiarli e a leccarli tutt’attorno, mentre lui prende la mia mano e la avvolge sulla parte del suo cazzo fuori dal mio culo. In tal modo oltre che farmi scopare, lo ...
    ... segavo e accompagnavo il suo cazzo nella discesa dentro il mio culo per poi accompagnarlo all’esterno prima di riaffondarlo dentro sempre di più. Sentivo le sue palle, che di tanto in tanto accarezzavo, sbattermi sui glutei. Quel rumore cadenzato mi eccitava ancora di più e mi faceva sentire sempre più troia. Finalmente anch’io rispondevo ai suoi colpi andandogli incontro quando affondava dentro di me e stringendolo a me quando cercava di allontanarsi per poi ritornare come un ariete ad introdurre la sua meravigliosa asta di carme nel mio buco ormai ospitale e, da lui, espugnato. Ormai eravamo presi dalla situazione e non volevamo finire più, volevamo allungare il tempo della scopata che ci stava eccitando e facendo mirabilmente godere, pur consapevoli del pericolo incombente.
    
    “Fermati un attimo” gli dico, “fammelo sentire tutto dentro e fammi assaporare la sua presenza dentro di me, lo voglio sentire pulsare dentro le mie viscere”.
    
    “Si”, mi rispose ansimando e si abbassò su di me per baciarmi.
    
    Stavolta fu lui a cercare la mia bocca. Ci baciammo appassionatamente, mentre il suo cazzo restava sopito, ma duro e pulsante, dentro il mio culo. E mentre ci baciavamo io gli toccavo le palle e le accarezzavo delicatamente, come a ringraziarle per l’ospitalità che davano al liquido che di lì a poco mi avrebbe inondato.
    
    Abbassai le gambe e, repentinamente, lo feci rotolare di lato e senza sfilarmi il cazzo dal culo lo feci stendere sotto di me mentre io mi mettevo sopra di ...
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