1. UNA MOGLIE DA MARCIAPIEDE


    Data: 11/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82

    ... Fausto, mi infilai il suo grosso bastone d'ebano in fondo allagola.La rabbia si mescolava all'eccitazione, mia moglie e Chiara erano nude,sdraiate sul cofano della macchina con figa e culo a completadisposizione della banda di malviventi.Nadia urlava senza ritegno mentre il capo le piantava con foga il cazzoin corpo, vedere quella grossa nerchia nera sparire nella pelle chiaradi mia moglie creava un contrasto morboso ed eccitante.Chiara stava scaldando di bocca uno dei senegalesi, mentre l'altro laaveva appena innaffiata con una quantità di nettare impressionante.Lo potevo vedere colargli lungo le cosce mentre un altro della banda siposizionava dietro di lei per iniziare a scoparla.Quello scemo di Fausto era di fianco a lei e le teneva dolcemente lamano, tentando di farle forza e scusandosi in continuazione, lei pertutto ringraziamento lo contraccambiava godendo come una bestia incalore e snocciolando una minuziosa telecronaca di come il cazzo lestesse sfondando le viscere.Nadia era a pochi passi , vedevo i capezzoli del suo grosso senodritti verso di me , come dita che mi accusavano, sorrideva, le bracciamuscolose del rasta la tenevano per i fianchi, sentiva tutta la forzadi quel corpo muscoloso che la violava con autorità selvaggia.Mi disse che era fradicia, e dal rumore che gli addominali del nerofacevano ad ogni affondo, sbattendo sul suo splendido culo,capivo cheera vero.Li vidi venire assieme dopo un paio di colpi che sembrarono alzarla daterra, il nero le sborro' in ...
    ... corpo, poi si ritirò passandola ad unamico e lei si girò maliziosamente perché potessi vedere la sborratache le colava dalla figa.Ero partita di testa, gli occhi intensi di quella splendida montagna dimuscoli, uniti all'odore dolciastro della sua pelle mi avevaletteralmente fatto impazzire.Ormai ero schiava di quel fantasticostallone d'ebano , per un istante mentre la sua carne sfondava la mia,mi sentii come se fossi la sua donna, urlai e gli lavai quel enormebastone nero con uno degli orgasmi più fradici ed intensi della miavita.Mi girai e sentii un rantolo sordo uscire dalla bocca di Chiara.L'enorme malvivente dietro di lei le aveva appena spruzzato in culo,mentre Fausto continuava a professarle con dolci vezzeggiativi tuttoil suo amore.Il nero, col cazzo ancora fradicio di caldo miele, se lo scrollòaddosso al uomo imbrattandolo con i suoi umori, ancora mescolati aquelli della moglie, il tutto mentre Chiara lo tranquillizzava con unsorriso malizioso, dicendogli che andava tutto benone.Dopodiché la dolce maestrina, con aria remissiva, rassicurato ilmarito e tenendosi la figa ben aperta con entrambe le mani, si volto' echiese agli energumeni che la fissavano con occhi vogliosi, chi fosseil prossimo che doveva venirgli dentro.Quando ebbero finito con noi, avevamo la figa ed il culo che colavanouna densa melassa, composta dai nostri umori e dalle copiose sborratedei senegalesi.Chiara sembrava quasi essersi pisciata addosso da come la avevanoridotta.Avevamo goduto come due pazze ...