1. Dal tramonto all'alba, cronaca di un incontro! ecco come voglio debba essere il mio primo incontro dal sito a69


    Data: 11/10/2018, Categorie: Etero Autore: SexCulture

    Perché tu mi sai eccitare come nessuno…
    
    Perché basta una tua parola per farmi venire…
    
    Perché basterebbe una tua carezza per farmi svenire….
    
    “ Ti bacerei come non sei mai stata baciata in vita tua”
    
    La voglia di dirti di sì è grande, la voglia di incontrarti anche…La curiosità un grande propulsore….
    
    Come sei? Che aspetto avrai? Sovente ti sei descritto in chat e mille volte la mia mente ti ha costruito e destrutturato…
    
    “Non so neppure che nome hai…”
    
    “Te lo dirò quando ci incontreremo”
    
    La tentazione è forte e la fantasia galoppa…
    
    Accetto di venirti a prendere all’aeroporto, tu conosci targa e modello della mia auto.
    
    Squilla il cellulare: “Atterrato. Dove sei?”
    
    “Sono qui…”
    
    Mi raggiungi al posto convenuto. L’incontro è strano, quasi surreale. Mai avrei immaginato di vederti così, con la portiera della mia auto aperta, tu che metti il trolley nel baule e … mi chiedi di sederti dietro!
    
    “Facciamo finta che tu sia una tassista” sorridi ironico.
    
    “Sì, tanto l’auto è bianca…” rispondo divertita.
    
    Mentre guido verso la città posso scorgere solo i tuoi occhi che incrociano i miei nello specchietto retrovisore .
    
    ….I tuoi occhi….una delle poche cose che conosco di te….
    
    Poche parole, sono imbarazzata. Ti chiedo dove dobbiamo andare , mentre ci allontaniamo dall’aeroporto.
    
    “Che bei capelli hai, lunghi, morbidi, setosi…”
    
    Percepisco la tua carezza, leggera come un soffio e un piacere sottile si irraggia dalla cute, giù lungo il ...
    ... collo.
    
    Me li prendi, me li alzi sopra il poggiatesta, ci giochi, mi sfiori con le dita la nuca…..brividi percorrono il mio corpo, mentre cerco di concentrarmi sulla guida.
    
    Le tue mani dalle mie spalle scivolano lungo le braccia, il tuo respiro è dietro di me….così pericolosamente vicino….il tuo profumo invade le mie narici….quanto mi stuzzichi…
    
    Il sole è già sceso all’orizzonte, il crepuscolo sta spennellando di ombre la città.
    
    Le tue mani sono sui mie seni: una carezza morbida, lunga, insistente…sento inturgidirsi i capezzoli, il sangue affluire al viso, le tempie pulsare…
    
    Una brusca sterzata ed esco dalla tangenziale; fermo l’auto in un posto appartato tra gli alberi del parco.
    
    “Perché ti sei fermata?” mi chiedi con tono severo.
    
    “Senti - rispondo- se vuoi giocare con me al gatto col topo, non mi va di mettere a repentaglio le nostre vite…”
    
    “ Scendi –ordini –e vieni qui.”
    
    Senza riflettere eseguo e mi trovo con te sul sedile posteriore.
    
    Nella penombra dei lampioni i miei occhi incontrano i tuoi, che accennano verso il basso:
    
    “Avanti, puttana, fai il tuo lavoro!”
    
    Hai aperto i pantaloni e la tua splendida erezione aspetta solo me…
    
    Il gioco, pensato mille volte, si è concretizzato in un attimo.
    
    Subito la mia bocca è su di te : accarezzo con le labbra il glande, mi riempio del tuo turgore, poi accolgo l’asta…
    
    “No! – mi prendi per i capelli – prima incomincia dalla base…leccami le palle!”
    
    La tua voce è una sferzata. Un moto istintivo di ...
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