1. Azzurro, notte d'estate


    Data: 12/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: key-d, Fonte: RaccontiMilu

    ... se lo baciò con un bel bacio profondo. Aprii la porta e Crì disse subito “Tutti in camera di Caterina”, trascinando il suo ragazzo per mano. Una volta lì lo buttò sul mio letto e ricominciò a baciarselo, togliendogli la maglietta e mi chiamò “Caterina vieni qua, dormiamo qui tutti e tre stasera, forza spogliati”. Io mi avvicinai ma di spogliarmi non ci pensavo neanche. Lei già armeggiava sui jeans di lui, che non capiva granchè ma quasi per riflesso condizionato toglieva maglietta e reggiseno a lei. Crì gli abbasso i pantaloni e fece uscire il suo pisello, ancora indeciso se alzarsi o no. Lui stava abbandonato sul mio letto, con gli occhi chiusi e le labbra socchiuse e lei gli baciava il sesso e lo prendeva in bocca e solo allora mi feci forza, mi inginocchiai accanto al letto, e poggiai le mie labbra sulle sue. Sentii la sua mano sulla nuca che mi spinse contro la sua bocca e le nostre lingue si incontrarono e intrecciarono. Era molto bello, un viso pulito, gentile e la bocca sapeva della menta dell’ultimo moijto. Crì aveva finito si spogliarsi e si allungò accanto al suo ragazzo. Era molto magra, ma sana, muscolosa, piena di vitalità, mentre lui era ubriaco e io terrorizzata. Allora si dedicò lei a me, mi aprì la camicetta, mi tolse il reggiseno e scoprì il mio piccolo seno, di cui un po’ mi vergognavo. Mi baciò, anche lei con la lingua, mi aprì i pantaloni come aveva fatto con lui e mi fece cenno di scendere con lei vicino al sesso di Sandro, che intanto dava timidi cenni ...
    ... di reazione. Lo leccammo insieme, come fosse un gelato, lasciando che le nostre lingue si toccassero. Era lungo e sottile come lui, che intanto, con gli occhi chiusi si godeva quei momenti e ci carezzava i capelli a tutte due. Mi lasciò sola a succhiare quel gustoso gelato, mentre lei si accoccolò alla base del letto e mi abbassò le mutandine e prese a leccarmi tra le gambe. Il pene di Sandro tutto nella mia bocca e quella lingua birichina tra le cosce mi facevano sentire una porcellina come mai prima. Dopo qualche minuto Crì mi spinse su, dicendomi “vai, guarda che questo è ubriaco, devi fare tutto tu”. Mi stesi sopra a Sandro, sentivo il mio viso tutto rosso che mi pulsava dalla vergogna ma anche tra le gambe sentivo lo stesso pulsare e desideravo tanto fare l’amore con lui. Era più alto di me e io gli arrivavo tra il petto e le spalle, lui mi abbracciava (a dir la verità una mano era proprio sul mio sedere) ma non faceva altro. Per fortuna Crì si stese accanto a noi e questa volta senza dire niente mi alzò il bacino, prese il suo pene e lo mise in posizione. Io dovevo solo piano piano abbassarmi e come lo facevo lui mi entrava dentro, una sensazione meravigliosa, perché io ero già bagnata e non mi faceva male. Solo quando fu un po’ dentro mi mise anche l’altra mano sul sedere e cominciò a muoversi dentro di me, prima piano poi sempre più forte e allora un po’ di male me lo faceva, ma il piacere era tanto di più. Non pensavo più a nulla, nell’estasi di sentire la sua asta ...