1. Storia d'altri tempi


    Data: 13/10/2018, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... messo dentro l'anima aveva fatto dei piccoli capolavori.
    
    Terenzio che aveva l'occhio lungo nel riconoscere l'Arte dove questa c'è, ed aveva anche il senso degli affari, era stato a suo modo onesto nel dirgli: Voglio rischiare con te. Non li prendo per tentare di venderli i tuoi dipinti, te li compro io, però poi a te non deve interessare se li tengo o li vendo ed eventualmente a chi e a che prezzo li vendo. Se ci stai, io ti pago un tot a tela e tu mi assicuri... un tot di tele all'anno... ci mettiamo d'accordo?
    
    S'erano messi d'accordo.
    
    Beppe stava dipingendo all'aperto, sulla riva del fiume con la sua tela ed i suoi pennelli, quando aveva visto la giovane donna fermarsi sul pontile di legno e fissare troppo a lungo l'acqua. Aveva pensato che stesse guardando lui che dipingeva e per un attimo si era sentito lusingato Poi però aveva visto la donna tentare di scavalcare il parapetto, con qualche difficoltà a causa della pancia piuttosto grande per un avanzato stato di gravidanza. Allora aveva capito l'insano proposito della donna. Le aveva gridato a squarciagola “attenta” . Poi era corso sul pontile ed afferrato la donna per le spalle, combattuto con lei che s'era difesa con calci, gomitate e morsi, perché non voleva essere salvata. Era Miriam.
    
    Miriam, messa alla porta dalla famiglia perché aveva rifiutato di ricorrere all'aborto che sua madre le aveva cercato di imporle anche con la prepotenza; Miriam che non aveva voluto rivelare il nome dell'uomo che ...
    ... l'aveva messa incinta nonostante le botte a raffica datele dal padre; Miriam che aveva visto suo fratello assistere a tutte le violenze infertole dai genitori, senza muovere un dito o pronunciare una parola a sua difesa, probabilmente impaurito che lei potesse dire la verità.
    
    Ammesso che... la verità fosse quella che lui sospettava ma alla quale non voleva credere del tutto, preferendo ipotizzare che Miriam oltre che con lui avesse avuto rapporti anche con qualche altro. Per tacitare la sua coscienza si era tanto auto-convinto di questa seconda ipotesi da arrivare anche lui a disprezzare la sorella fino al punto che quando lei, disperata, gli aveva detto “aiutami” lui le aveva sputato addosso e detto: “vergognati, mi fai schifo”.
    
    Tutto questo aveva spinto Miriam sul pontile di legno.
    
    Beppe non ne sapeva nulla di tutto questo , neppure la conosceva.
    
    Lui non era del posto; c'era venuto da pochi mesi. Non aveva mai avuto gran simpatia per le donne, neppure quelle allegre, figurarsi una disperata, eppure l'aveva rabbonita e, con le buone maniere l'aveva convinta a seguirlo fino a casa sua: due sole modestissime stanze.
    
    Non si sa se si raccontarono le rispettive storie, probabilmente no. Almeno non subito. Certe tipologie di persone non sentono il bisogno di raccontarsi e temono le confidenze altrui.
    
    Si capiscono senza parole. Tanto cosa c'era da capire oltre il fatto che erano due sbandati che potevano essersi d'aiuto a vicenda? Quello lo capirono subito, quello ...
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