1. Storia d'altri tempi


    Data: 13/10/2018, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... fecero.
    
    Beppe dipinse molte tele per poter avere più soldi da Terenzio. Gli servivano per far fronte alle esigenze di Miriam, prossima a partorire.
    
    A Terenzio non piacquero i nuovi quadri, li definì “opere da bravo mestierante, non da artista.”, offese Beppe dicendogli “In fondo sei rimasto il madonnaro che eri”. Non acquistò le tele, accettò però di tenerle e di tentarne la vendita ad eventuali sprovveduti.
    
    Miriam aveva partorito, era nato Reno, c'erano molte necessità. Servivano soldi.
    
    Terenzio aveva i soldi. Beppe sapeva dove li teneva e come entrare in casa di Terenzio. Non gli fu difficile mettere in atto il suo proposito.
    
    Non fu difficile neanche per Terenzio beccarlo con le mani dentro la cassetta di legno che teneva sul comò. In camera da letto.
    
    Risultato? Miriam aveva svezzato Reno mentre Beppe era stato detenuto per furto .
    
    La donna che Beppe avrebbe voluto aiutare aiutò invece lui, aspettandone il ritorno alla libertà, parlando con i proprietari della casa, per poter pagare l'affitto in natura: lavorando come bracciante agricola nei loro campi.
    
    Non erano stati facili quegli otto mesi né per il detenuto, né per la neo mamma, ma erano passati. Poi si trovarono di nuovo insieme.
    
    Questa volta si raccontarono le rispettive storie, Certamente lo fece Beppe che disse a Miriam di tenersi alla larga da lui, raccontandogli del prete e di Terenzio e che nonostante l'avesse mandato in galera costui gli serviva ancora, se non altro per collocare i ...
    ... suoi quadri. La detenzione aveva rinnovato anche il suo estro artistico. In realtà non aveva smesso di amarlo,
    
    Miriam pure gli aveva raccontato la sua storia e anche che, per le vicende vissute, odiava gli uomini, ritenendoli tutti vigliacchi come suo fratello e come quel Terenzio che lei apprezzava tanto quanto si apprezza il fumo negli occhi, quando si sta controvento.
    
    Insieme convennero però che condividere le spese e farsi compagnia conveniva ad entrambi. Mettersi delle maschere da persone comuni conveniva farlo per il bene del piccolo Reno.
    
    Per questo da “Altrove” (molto meno distante di quanto la gente pensava) erano venuti ad abitare in paese.
    
    Il tempo di far abituare la gente alla loro presenza, di far smorzare l'eccessiva curiosità, di farsi conoscere come persone tranquille e laboriose e lo strano ménage non aveva più suscitato interrogativi nei paesani. Anche se...qualcuno qualcosa aveva intuito.
    
    Era stato Pietro, il ragioniere tutto fare della locale cantina sociale.... tipo dagli orientamenti sessuali troppo simili a quelli di Beppe, dei cui quadri era estimatore ed ammiratore.
    
    Pietro non poteva non notare le affinità tra lui e il pittore. Pietro apparteneva già ad una generazione successiva a quella di Beppe, meno oppressa e, di conseguenza, anche lui era meno represso.
    
    Non aveva perso occasione per farsi notare, per esternare la sua ammirazione per le opere di Beppe e di proporre: Hai mai dipinto nudi maschili? Mi piacerebbe posare per te, ...
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