1. La mia prima esperienza con una trav


    Data: 14/10/2018, Categorie: Trans Autore: Ficanale, Fonte: Annunci69

    ... l’amore con lei illudendosi che si trattasse di una vera donna. I soliti finti eterosessuali, che in realtà sono dei gay repressi, Andrea pensò immediatamente, senza lasciare, almeno così gli pareva trapelare le sue vere emozioni.
    
    Lei, continuando il suo racconto, gli spiegava come vinse la sua iniziale timidezza e ritrosia, senza grossi sforzi in verità, perché stava solo seguendo quelle che erano le proprie pulsioni, e pian piano si spinse sempre oltre, gli incontri da privati divennero pubblici, usciva assieme ai suoi compagni anche a cena, in ristoranti, lei vestita goffamente da donna, lui incurante per la sua compagna. La introdusse gradualmente nell’ambiente dei travestiti e dei transessuali, partecipava anche a serate a tema, e si fece anche delle amiche con cui scambiare informazioni e consigli per migliorare il suo aspetto, partendo dal trucco e da altri dettagli quali scarpe e vestiti.
    
    Lei premetteva a ogni incontro di essere solo all’inizio del suo viaggio nel mondo dei travestiti, ma che la cosa iniziava ad affascinarla, per l’ascendente che le sembrava di esercitare sugli uomini, e soprattutto sentiva, che in tal modo, stava liberando la donna che era in lei e che gridava da anni perché potesse venire a galla in tutta la sua prorompenza. Ma non ne aveva mai avuto il coraggio, anzi probabilmente non si sarebbe spinta a tanto se non avesse conosciuto James, così si chiamava quell’uomo, che aveva voluto che si travestisse per lui.
    
    Dopo quel primo incontro ...
    ... aveva iniziato a incontrare altri ragazzi sempre en femme e la cosa le era piaciuta, aveva capito, o almeno così le era sembrato, che gli uomini apprezzassero, la sua traboccante femminilità, poi James all’improvviso scomparve, com’era magicamente apparso nella sua vita, ma lei era entrata nel giro e continuava a uscire con le sue nuove amiche. Tutto sembrava come un gioco, anche se riflettendoci, a posteri, in quell’ambiente, poco sano, circolava di tutto da droghe pesanti, a leggere, sino alla vera e propria prostituzione, col rischio di finire nel vero e proprio racket della prostituzione. Gli uomini che incontrava, però, la incoraggiavano, taluni con un tono di superiorità, altri, invece, davvero eccezionali, incoraggiandola nel suo percorso e sembrando rispettare la creatura che v’era in lei, quella sua doppia identità, quella di una donna prigioniera nel corpo di un uomo.
    
    Dopo qualche anno, proseguì, incontrò un altro uomo, un messicano, molto virile, che le diede l’illusione di essere la sua donna, con cui trascorse qualche settimana felice, ma questi voleva di più, voleva che lei intraprendesse un vero e proprio percorso di trasformazione e che da “banale” travestita qual era stata sino ad allora, si sottoponesse a un’operazione di cambio di sesso che l’avrebbe trasformata definitivamente, in una vera e propria donna, la sua donna.
    
    Poiché Natasha era molto presa da quell’uomo e nella sua ingenuità giovanile, credette alle sue promesse d’amore, decise di fare ciò ...