1. La scandalosa corte di Enrico VIII (PARTE I)


    Data: 15/10/2018, Categorie: Etero Autore: Lucien Rousseau, Fonte: EroticiRacconti

    ... bocca di Enrico era sulle dita del piedino della ragazza, perfettamente liscio e ben curato. Lui prese a leccarglielo con la punta della lingua e lei emise in risposta un gemito che non poté contenere. ''Scusatemi'' ''Vi scusate per cosa? Se non urlate più forte vi farò tagliare la testa!'' Bessie fu colpita da un senso di terrore e di eccitazione, a quelle parole. La lingua del re risalì il polpaccio fino a raggiungere l'interno-coscia. Qui, i brividi furono copiosi e la giovane si lanciò di schiena sulle lenzuola fredde urlando a squarciagola. Il re rise e le aprì ancora meglio le gambe, scostandole con un dito le grosse mutande di tela. Stuzzicò dapprima con il dito medio la clitoride, strofinando poi col polpastrello l'esterno delle labbra. Sciolse uno dei lacci della mutanda e la fece scivolare per terra. Un filo di saliva iniziò a colare dalla sua bocca e andò direttamente sulla vagina di Bessie; il re la raccolse subito con la lingua e lentamente avviò un godurioso gioco orale. Lei stringeva ora le lenzuola con forza, ma le fu difficile contenere i gemiti e le urla. ''Oh, sì, Bessie! Fate sentire all'intera corte quanto il tuo re è abile e vi fa godere.'' Le spalancò le labbra per controllare ad occhio la verginità della donna. L'imene era lì che luccicava. ''Bessie, inginocchiatevi e fate a me quello che ho appena fatto a voi.'' Il re si lasciò cadere la leggera e larga vestaglia ma si incastrò all'altezza del pene, ormai pienamente in erezione. Con le sue belle e ...
    ... piccole dita gliela tolse e le si presentò davanti una lunga e doppia verga di carne, con vene ingrossate e pulsanti. Rimase qualche secondo a guardare, intimorita dalle dimensioni del glande, imponente e dal colore acceso. Aveva fantasticato per tutta la propria adolescenza ed ora l'oggetto del suo desiderio le veniva finalmente offerto. Con lieve goffaggine baciò la punta, aprendo pian piano la bocca e prendendone la sommità tutta dentro. ''Dai, mio prezioso gioiello. Prendetene ancora!'' Bessie non se lo fece dire di nuovo e ingoiò il membro fino ad oltre la metà, lanciando il sovrano in un urlo quasi di liberazione dall'attesa che quella calda e umida bocca facesse il suo lavoro. La dama aumentò il ritmo e ben presto tutta l'asta si riempì di colante saliva e muchi, sbattendo con forza contro la gola. I movimenti bruschi avevano fatto uscire fuori dal corpetto il sodo seno, ora pimpante e sovrastato da turgidi capezzoloni. Enrico le bloccò la testa con una mano sulla fronte e un'altra sotto il mento, tendendo ad aprirle per bene la bocca. Si chinò un poco e iniziò a penetrarle la gola facendo entrare tutto il membro al suo interno. Il rumore della saliva a contatto col pene era forte ed eccitava ancora più il re. A un certo punto Bessie lo spinse via e si accasciò ansimante con un conato di vomito. ''Avete fatto male al vostro re.'' ''Chiedo venia! Non vole...'' Enrico la afferrò e la lanciò sul letto, tenendole con forza un braccio e alzandole la gonna. Senza il minimo di ...