1. Il milanese sprovveduto


    Data: 26/09/2017, Categorie: Trans Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    ... sente un po’ di musica, si chiacchiera, si balla, e si aspetta mezzanotte, perché la discoteca apre a quell’ora, E chi vuole, chi ha la grana da spendere, a quell’ora va al Blacksun, e gli altri tirano tardi, in giro, o dallo zozzo, o qui, finché ci garba - .
    
    - Sì, va bene, vengo anch’io, se mi dite la stvada - .
    
    - Io adesso devo andare, allora ci si vede alle 10 allo zozzo, Ciccio digli tu dov’è, ciao, ciao - . E si voltò verso la sua amica.
    
    - Patrizia vieni anche tu con me, dai che mi aiuti - .
    
    Alle dieci eravamo tutti allo zozzo, anche Gualtiero che chiacchierava con la sua erre moscia e la sua cantilena milanese con i ragazzi del gruppo.
    
    Alle dieci e un quarto arrivarono insieme in tre, Antonella, Patrizia e una ragazza bruna, pettinata alla maschietto.
    
    Una bella ragazza, da lontano, un po’ magra, ma elegante e raffinata: faceva la sua figura.
    
    Aveva un paio di pantaloncini rosa al polpaccio, molto aderenti, quasi appiccicati al culo, e facevano proprio un bell’effetto.
    
    Portava una catenina alla caviglia, una camicia bianca con lo sbuffo, qualche bottone sbottonato, una collana, un trucco leggerissimo sul viso e sugli occhi.
    
    Una bella ragazza per niente vistosa, tipo la Sabrina del film di Audery Hepburn, però più bella di culo.
    
    - Gualtiero, vieni che ti presento alla mia amica Piera. Vieni Piera - .
    
    Lei, Piera voglio dire, mi stava salutando:
    
    - Ciao Francesco, ti piaccio? - .
    
    Il tono della voce era molto basso, quasi roco.
    
    - ...
    ... Certo, Piera, mi piaci molto, davvero, sei la meglio fica del locale - .
    
    - Ma dai, Ciccio, ma ti sembra il caso di parlare in codesto modo? Un po’ d’edu’azione - Antonella voleva fare la distinta.
    
    - Ma guarda che è vero, è davvero la più bella - .
    
    Lei e Patrizia avevano fatto un lavoro stupendo. Piera era davvero molto affascinante.
    
    Avanzò verso Gualtiero, gli disse piacere con la sua voce roca e si sedette sulla sedia libera vicino a lui.
    
    Cominciarono a parlare tra di loro, mentre noi si faceva finta di nulla, chi parlava, chi beveva, chi ballava. Antonella mi si avvicino:
    
    - Mi ha promesso che dopo mi racconta tutto. Adesso fammi ballare, dai - .
    
    Quando noi ci si mise a ballare, anche Gualtiero e la brunetta scesero in pista.
    
    Gualtiero era gasato, scommetto che non gli era mai capitata una occasione del genere.
    
    Piera ballava tenendo il tempo, anche dei ritmi più scatenati, ma con sussiego, distinta, senza stravolgersi come faceva lui.
    
    Io e Antonella eravamo molto vicini e lo sentimmo chiedere:
    
    - Ma qui siamo vicini al mave? Lo si può vedeve? - .
    
    - Certo - rispose Piera, con un’espressione maliziosa negli occhi.
    
    - Hai visto prima quei due che uscivano dalla porticina in fondo? Dà direttamente sulla pineta che porta alla spiaggia. Se due vogliono andare a fare flanella, vanno lì. - .
    
    - Fave flanella? Non capisco - chiedeva il milanese, sempre più sprovveduto.
    
    - Oh sciocchino, fai apposta. Far flanella da noi vuol dire pomiciare. Ma tu lo ...