1. Ricordi...


    Data: 17/10/2018, Categorie: Hardcore, Autore: alwaysex

    ... sopra la sua donna le tirò su la gonna per bene, fino alla vita. Mentre si toglieva le scarpe e si liberava dei pantaloni non riuscì a staccare gli occhi da quel triangolo perfetto di peli fitti e ricci. Vedeva delle goccioline di liquido brillare tra i riccioli scuri e gli venne voglia di gettarvisi sopra per leccargliele via, e farle un bel servizio di pulizia. Ma Beatrice lo stava aspettando con le cosce allargate e non si sarebbe accontentata di una lingua. Stendersi su di lei ed entrarle dentro fu un tutt'uno. La penetrò a fondo, fino a che non sentì che più avanti di così non ci sarebbe potuto arrivare. E a quel punto si rese conto che lei stava già avendo un orgasmo. Cominciò ad agitarsi contro di lui gemendo senza sosta, sfregando le pareti della vagina su quel membro che l'aveva riempita completamente. Alessandro si godette la senzazione di quella fica dolcissima che si contraeva convulsamente massaggiandogli il pene dall'interno, stringendolo e rilasciandolo, stringendolo e rilasciandolo... Cominciò a muoversi anche lui. Si ritrasse e spinse, lentamente ma con decisione, ogni volta andando sempre più a fondo, fino a che sentì che con la punta del cazzo era arrivato a sfiorarle l'utero. Poi tornò indietro più che potè, stando attento però a non uscire del tutto. Lasciò dentro solo la cappella e restò così per ...
    ... qualche secondo. Quando riaffondò dentro di lei lo fece con una certa potenza. Beatrice lanciò un grido sentendosi penetrare con tanta risolutezza, ma si riprese subito dalla sorpresa. Si aprì del tutto e si lasciò andare al piacere come non le era mai successo prima di conoscere quell'uomo. Fu travolta dalle sue spinte, che arrivavano una dietro l'altra, e ogni volta, quando credeva che fosse arrivata l'ultima, ce n'era sempre un altra, ancora più forte e prepotente della precedente. La sua coscienza venne spazzata via, perse la cognizione del tempo e dello spazio. Ebbe un orgasmo dopo l'altro e alla fine rimase stremata e stordita.Dopo qualche decina di colpi di reni, via via sempre più vigorosi, si lasciò andare anche lui. Fu l'esplosione di un vulcano e Beatrice, che intanto continuava a venire mugolando senza ritegno, sentì fiotti di sperma inondarle l'interno della pancia: uno, due, tre... poi perse il conto. Si strinse a lui, allacciandogli le gambe sulla schiena, mentre sentiva un fiumiciattolo di liquido biancastro colarle tra le gambe e andare a imbrattare i cuscini del divano. Non gliene fregava niente. Non era neanche suo quel divano, quella casa era in affitto.Non gli permise di uscire, lo tennne ben saldo dentro di se fino a che non sentì che ridiventava duro.- Mi sei mancato - gli disse, ricominciando a muoversi. 
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