1. la stazione


    Data: 18/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: MonacaDiMonza, Fonte: RaccontiMilu

    Si erano conosciuti per caso, lui prendeva il treno ogni giorno nella stessa stazione dopo una giornata di lavoro, quel pomeriggio d'estate era dovuto tornare a casa per un impegno sportivo, aveva una gara di sollevamento pesi a livello nazionale quella sera e qualche ora in più per prepararsi e rilassarsi era necessaria. Aveva 35 anni, una vita da sportivo, un corpo muscoloso e magro, forgiato da anni di palestra e sacrifici, qualche soddisfazione e qualche gara vinta, ma soprattutto la soddisfazione di aver vinto con sé stesso, costruendo su una struttura gracile, un corpo che non rimaneva inosservato. La stazione era semideserta, si chiedeva se fosse l'unico in città a lavorare in quei giorni così caldi, era perso nei suoi pensieri, seduto sulla scomoda panchina di metallo, con l'odore di acciaio che ribolliva dai binari per finire acre giù nella sua gola, malediceva l'estate, quella stagione in cui non si trovava conforto dalla calura se non standosene in acqua, magari su di una bella spiaggia. D'un tratto la vide, rannicchiata vicino ai binari e destò subito la sua attenzione, aveva una macchina fotografica in mano e col sorriso sulle labbra cercava e coglieva gli scorci più interessanti di quella stazione vuota. Subito Andrea rimase colpito da quella donna, dal suo modo di fare e dalla sua passione, da sempre lo attraevano le persone come lui, che davano alle proprie passioni anima e cuore, e poi era bella, niente di vistoso ma un'eleganza nei modi che la rendevano ...
    ... erotica pur con una macchina fotografica in mano e vestita con un paio di jeans e scarpe da ginnastica. Una frangia scura sulla fronte, piccola di altezza, sui 50 anni di età, forme morbide, qualche chilo in più probabilmente preso con l'età, il ragazzo non riusciva più a toglierle gli occhi di dosso, fu lei in un attimo a rompere il silenzio accorgendosi dello sguardo che la scrutava �non sono pazza eh, sto facendo delle foto per un concorso fotografico..� cominciarono a parlare del più e del meno per quei pochi minuti che il destino gli aveva concesso, poi lei corse via e sorridendo disse �se non rientro in ufficio chi li sente quelli...� non prima di aver fatto uno scatto veloce anche a lui. Quell'immagine, quella voce, rimasero impresse per tutto il viaggio di ritorno nella mente di Andrea, si trovò a giocare immaginando la vita di quella donna che l'aveva turbato con così poco, immaginò arrossendo lievemente anche come sarebbe stata vestita in modo più femminile, si perse ad immaginarla addirittura nuda, come sarebbe stata nell'intimità, mentre il treno ormai correva, pensava a come quella voce si sarebbe tramutata nei gemiti, sicuramente l'aveva colpito nel segno, tanto che quel pensiero non lo abbandonò nemmeno la sera e la gara fu un disastro, era distratto con la testa tra le nuvole e fu eliminato al primo turno, ma il sorriso non smise mai di illuminare il suo sguardo.Martina era rientrata in ufficio, anche a lei nonostante fosse una donna sposata, di solidi principi ...
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