1. la stazione


    Data: 18/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: MonacaDiMonza, Fonte: RaccontiMilu

    ... altro poteva essere, non aveva certo amanti o ammiratori nascosti, ma come poteva sapere quale fosse la sua macchina? L'aveva spiata forse...era un pazzo! eppure queste attenzioni in fondo le piacevano, da tempo non ne riceveva, nemmeno da chi avesse il dovere di fargliele! tornò verso casa con la mente annebbiata da questi pensieri, entrò salutando e disse che avrebbe fatto una doccia, quindi si rinchiuse in bagno sedendosi in terra, poi estrasse di nuovo quel biglietto, quasi come sperasse che non ci fosse su scritto niente e si fosse immaginata tutto, di nuovo l'immagine di quel ragazzo e adesso leggeva quelle parole come se fosse lui a pronunciarle �ti voglio...� si sentì strana, accaldata, la testa che girava lievemente ...e sentì bagnarsi sotto, la sua fica aveva reagito a quelle parole prima della sua mente, si sentiva gocciolare come non le succedeva da anni, come forse non le era mai successo, si tolse i vestiti uno dopo l'altro, rimase nuda, sdraiata in terra, la mano passava sulla sua pelle, raggiunse i folti peli scuri del suo pube, poi le labbra, sentì le lacrime che ininterrottamente il suo sesso stava piangendo, le toccò impiastricciandosi le mani e i peli, le portò alle labbra, le assaggiò prima con la lingua, poi succhiandole avida, per tornare a toccarsi ancora,erano anni che non si masturbava, l'eccitazione prese il sopravvento, perse ogni inibizione, sussurrava il suo nome poi le venne in mente quel numero, voleva sentire se realmente la voce che ...
    ... avrebbe risposto fosse quella del ragazzo o se si poteva essere immaginata tutto,continuandosi a toccare sempre con più foga sdraiata in terra sul fresco pavimento con le gambe oscenamente aperte quanto più potesse, fece il numero con la modalità sconosciuto, in modo che chi avesse risposto non avrebbe saputo il suo numero né chi fosse a chiamare, sentì �pronto...pronto� adesso era sicura era la sua voce, ma ormai era tardi anche per tirarsi indietro il piacere troppo grande, l'eccitazione troppo forte, la mente annebbiata, non disse niente ma cominciò a gemere sempre più sonoramente, la voce rotta mentre godeva fino a un rantolo cupo nel suo orgasmo che la travolse facendola tremare quasi fosse una crisi epilettica, poi il telefono le cadde in terra e la comunicazione si interruppe. Solo dopo a mente lucida pensò che aveva fatto una figura di merda, e che anche se non poteva esserne sicuro né poteva richiamarla, Andrea sapesse di chi fosse la voce di donna che godeva per lui e con lui, e che aveva ascoltato in silenzio magari toccandosi altrettanto, non sarebbe mai più riuscita a guardarlo in faccia ne era sicura, buttò il foglio nel gabinetto e tirò l'acqua lasciando che lo portasse via da lei.Passarono le settimane, quasi si era dimenticata di quella situazione che non l'aveva fatta dormire per notti intere, l'archiviò come la stupidaggine di una volta, in fondo non aveva fatto male a nessuno, e poi magari quel porco lasciava biglietti a tutte le donne che incontrava e nemmeno ...
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